Nelle acque del Mediterraneo in cui siamo intervenuti non ci sono abbastanza assetti per fare soccorsi in mare. Eravamo a 120 miglia di distanza e avevano gia’ 223 migranti a bordo quando e’ giunta una nuova richiesta per altri due soccorsi e siamo dovuti tornare indietro. Dopo giorni caotici di tensione e sofferenza siamo finalmente a Taranto . Lo hanno detto i soccorritori di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee dopo lo sbarco al porto di Taranto dalla nave Ocean Viking dei migranti soccorsi in cinque distinte operazioni negli ultimi giorni. E’ stato precisato inoltre che gli sbarcati sono qualcuno in piu’ 407 dei quali 152 minori di cui 132 non accompagnati. Li chiamiamo migranti – ha detto Alessandro Porro soccorritore di Sos Mediterranee – ma sono persone che scappano da una situazione pericolosa. Bisogna focalizzare l’attenzione sul fatto che ci sono 152 minori che si mettono a rischio per un viaggio che sanno essere pericoloso ma sono consapevoli anche di fuggire da una situazione che e’ ancora piu’ pericolosa. La Libia ad esempio e’ un paese non sicuro. In mezzo c’e’ il mare dove ci siamo noi che facciamo tutto il possibile per assicurare il soccorso . Diversi bambini in attesa delle operazioni di sbarco cantavano a bordo della nave Ong. A quanto si e’ appreso sono stati accompagnati in ospedale 4 donne incinte un uomo che aveva una frattura a un ginocchio e alcuni migranti con ustioni da idrocarburi. Altri sono stati medicati dal 118 nella tensostruttura allestita al molo san Cataldo prima del trasferimento in bus all’Hotspot.