Napoli-Juventus, le mosse vincenti di Gattuso. Dal 19 ottobre al 27 gennaio: tanto è stata lunga l’attesa dei tifosi azzurri per tornare a festeggiare in campionato una vittoria interna. Mai come in questo caso, la pazienza è stata ripagata: l’incantesimo si è rotto contro l’acerrima rivale Juventus dei fischiatissimi ex Sarri e Higuain, mentre i beniamini di casa hanno raccolto solo applausi. Proprio come ai vecchi tempi.
Napoli-Juventus, le mosse vincenti di Gattuso
LE 3 PEDINE CHIAVE – In effetti era da un bel po’ che al San Paolo non si respirava quest’aria di festa legittimata dalla prova di spessore dei partenopei, che hanno ritrovato la spina dorsale. No, non è un modo di dire: nel trio Manolas-Demme-Insigne risiede il segreto del successo ai danni della capolista. Una capolista incapace addirittura di scoccare un tiro nello specchio nel corso del primo tempo. Come mai accaduto in stagione. Il greco ha messo la museruola a clienti difficili come Alex Sandro, Higuain e Cristiano Ronaldo. Se si esclude l’imbucata subita a ridosso del recupero che ha fruttato al fuoriclasse portoghese l’ottava rete consecutiva in campionato all’interno del suo periodo magico.
Napoli-Juventus, le mosse vincenti di Gattuso
Rendimento recente dell’ex Roma alla mano, la provocazione nasce spontanea: sarà mica che Manolas gioca meglio senza la presenza ingombrante e quest’anno spesso dannosa di Koulibaly? La risposta arriverà con l’imminente ritorno in campo del senegalese, mentre non desta più stupore la solidità di Demme: il tedesco di origini italiane non avrà i piedi di Jorginho ma ha quella concretezza di cui il Napoli necessitava urgentemente nel caos di un centrocampo senza padrone.
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