abato 25 gennaio, alle ore 18.45, si celebra nella Chiesa Madre di Manduria la “Settimana della Memoria” con una rappresentazione scenica e musicale dal titolo “Un chiodo di garofano a Santa Maria al Bagno: una favola per rinascere”, ispirato ad un racconto dello scrittore ebreo Andrea Salvatici.
Il racconto rievoca le vicende storiche successive alla seconda guerra mondiale, attraverso la ricostruzione ‘favolistica’ della mente di un bambino, sopravvissuto alla Shoah. Tra il 1945 e il 1947, su decisione del Comando Inglese, a Santa Maria al Bagno e in altri centri del territorio salentino furono allestiti campi di accoglienza per i profughi ebrei dell’Europa del Nord e dell’Est sopravvissuti ai campi nazisti. Fu così che nella povertà dei villaggi salentini popolati da gente semplice, quegli uomini, a cui la barbarie nazista aveva tolto nomi e identità, riducendoli a oscuri numeri, ritrovarono i tratti più belli e luminosi della propria umanità. È in questa realtà che lo scrittore Andrea Salvatici immagina la storia del piccolo Yehoshua, un piccolo ebreo polacco a cui i nazisti hanno trucidato la famiglia. Yehoshua, accolto da una famiglia di poveri pescatori a Santa Maria al Bagno, attraverserà il brutale dolore che gli ha lasciato la guerra a bordo delle sue disperate fantasie di bambino, quelle fantasie in cui immagina che folletti e fate custodiscano nei boschi la sua famiglia sfuggita alle grinfie degli orchi. Ma sarà attraverso l’amore della sua nuova famiglia salentina che il bambino ritornerà alla realtà, una realtà che, ormai lontana dal disgusto della guerra, ha già il profumo della rinascita. La narrazione sarà impreziosita dalle musiche eseguite dal gruppo Shanah Tovah, con la cantante Nadia Martina. L’iniziativa, accolta dal parroco Mons. Franco Dinoi, è organizzata dal Liceo Artistico “Calò” di Manduria, in collaborazione con l’Associazione Italia-Israele di Bari “Alexander Wiesel”, l’Associazione insegnanti FNISM di Manduria, l’Associazione Popularia, il Lions Club di Manduria e il Museo Ebraico di Lecce.