“Apprendo da un comunicato stampa che l’amministrazione comunale di Taranto, per voce dell’assessore Cataldino, fa sapere di essere d’accordo alla realizzazione del Parco regionale del Mar Piccolo ma di avere bisogno di tempi, di verifiche, di mille passaggi. Peccato che è da due anni e mezzo che stiamo parlando di questa cosa e che in questi due anni e mezzo a Palazzo di città non abbiano trovato il tempo per fare le verifiche necessarie. Non vorrei che l’obiettivo è solo quello di prendere tempo, di far passare questa consiliatura regionale e poi… Dio vede e provvede”.
Non si fa attendere la replica del consigliere regionale alla nota diffusa dall’amministrazione comunale che, adottando lo schema “si va tutto bene, mi piace, però…”, si dice favorevole al progetto ma che, in buona sostanza, prende tempo e butta la palla in tribuna. “Insomma – dice Liviano – una sorta di vorrei ma poi vediamo!”.
“Forse – aggiunge Liviano – tutto è riconducibile a un problema di primogeniture? Beh, se così fosse a me delle primogeniture non importa niente, se le prendesse tutte l’amministrazione comunale. E, comunque, l’interesse preminente della città dovrebbe prevalere su tutto”.
Quello che dispiace, fa presente il consigliere regionale tarantino, è che un’opportunità così importante, la legge regionale istitutiva del Parco regionale del Mar Piccolo è già stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale ed è stata avviata la conferenza di servizi (riunitasi lo scorso 13 dicembre), “venga derubricata con un comunicato stampa a firma dell’assessore Cataldino. Mi permetto di ricordare che la legge è stata condivisa, e poi accompagnata in maniera formale, da adesione di numerosi enti, ordini professionali e istituzioni ma, soprattutto, è stata supportata da oltre 13.500 firme di cittadini che hanno finora sottoscritto la petizione da me avviata. Mi permetto, altresì, di ricordare che al percorso di elaborazione della legge il Comune è stato coinvolto e ha partecipato alternando la presenza dei vari assessori al ramo che si sono succeduti e con la costante partecipazione del dirigente Francesco Rotondo. Ricordo ancora che, in un incontro formale tenutosi a Palazzo di città, il sindaco, alla presenza dell’assessore Viggiano e dell’assessore Tilgher, disse di essere assolutamente favorevole al progetto. Ho più volte fatto presente al sindaco e ai suoi assessori che il sottoscritto non ha nessun interesse a stabilire la perimetrazione del parco e che, quindi, qualunque perimetrazione il Comune proponga in Conferenza di Servizi in Regione per me va bene”.
Insomma, per Liviano duole questa presa di posizione, “incomprensibile dal punto di vista politico e di strategia per il futuro della città” così come duole “apprendere dalla stampa la posizione del Comune dopo aver da parte mia sempre cercato il dialogo. Ora, però, a differenza di quanto accaduto nel caso della possibilità di realizzare a Taranto un Acquario quale attrattore turistico, quando il sindaco non si presentò all’incontro con il project manager della Costa venuto per investire a Taranto e il sottoscritto tacque per quieto vivere e per senso di responsabilità, questa volta non sono disponibile ad accettare che alla nostra città venga negata questa importante opportunità. Il percorso che ha portato a questa legge – conclude Liviano – è stato avviato prima ancora che Melucci fosse eletto sindaco. In Regione continuerò a lottare per la realizzazione del parco, continueremo la raccolta firme e promuoveremo un Comitato parco Mar Piccolo. Comunque, ciò non toglie che, se effettivamente il Comune ha bisogno di ulteriori passaggi, – è la richiesta che Liviano avanza al sindaco e all’assessore Cataldino – convochi un incontro a palazzo di Città in vista della prossima riunione della conferenza dei servizi che dovrebbe, molto probabilmente, essere convocata per la fine del mese. In quell’occasione potremo confrontarci sulle problematiche in essere”.