Sabato 18 (ore 21.00) e Domenica 19 gennaio (in pomeridiana ore 18) sul palco del teatro comunale Fusco uno degli appuntamenti più attesi, quinto SOLD OUT DOPPIO della stagione di Prosa a Taranto. Parliamo di Miseria e Nobiltà, adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna e interpretato dal celebre attore Napoletano Lello ARENA. La celebre commedia NAPOLETANA in NAPOLETANA, in tre atti scritta da Eduardo Scarpetta nel 1887, narra le vicende di Felice Sciosciammocca, celebre maschera scarpittiana, con una trama che gira intorno all’amore del giovane nobile Eugenio per Gemma (ruolo che fu magistralmente interpretato per oltre 30 anni da Titina De Filippo), figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Miseria o nobiltà? Una cosa è certa, l’una non esisterebbe senza l’altra, così come il palazzo signorile, affrescato e assolato, non starebbe in piedi senza le sue fondamenta buie, umide e scrostate. Un perfetto ecosistema: senza un solo elemento, crolla l’intera ‘architettura’. In uno scantinato/discarica, mai finito e mai decorato, dove si nascondono istinti e rifiuti, tra le ceneri della miseria proliferano e lottano per la sopravvivenza ‘ratti’ che presto, travestiti da ‘cani o gatti’, sgomiteranno per salire alla luce del sole. Sono personaggi che trascinano i propri corpi come fantasmi affamati di cibo e di vita. ‘Ombre si dice siano, queste maschere, ombre potenti’ in bilico tra la miseria del presente e la nobiltà della tradizione, intesa come monito di qualità e giusto equilibrio. In un pianeta dove i ricchi sono sempre più ricchi, grazie ai poveri che sono sempre più poveri, non ci resta che… ridere. E qui Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità per suggerire. Un’opera comica, dunque, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. ‘E cos’è il teatro se non il luogo dove il miracolo può manifestarsi?’ Tutto vive di nuovo e chissà che il sogno presto diventi realtà. Intanto, signore e signori, godiamoci le gesta goffe ed esilaranti di chi inciampa tra ‘miseria e…miseria’.
L’ideazione scenica è di Luciano Melchionna, scene Roberto Crea. Meravigliosi i costumi di Milla. Musiche affi date a STAG. Assistente alla regia Ciro Pauciullo. Regia di Luciano Melchionna.