Gli agenti della Polizia Ferroviaria, impegnati nel servizio di vigilanza nella stazione di Taranto, poco dopo le 5 del mattino, hanno fermato ed identificato di un uomo che si aggirava, senza un motivo apparente, nell’atrio della biglietteria.
Ai poliziotti che gli chiedevano dove fosse diretto, l’uomo, un cinquantenne originario della provincia di Taranto, ha risposto in modo piuttosto evasivo, dando l’impressione di avere qualcosa da nascondere.
Da un controllo più approfondito nelle Banche Dati in uso alle Forze di Polizia è risultato una nota di rintraccio , in quanto i fratelli, cinque giorni prima, ne avevano denunciato la scomparsa, fortemente preoccupati dal fatto che il loro congiunto, affetto da schizofrenia, non solo non aveva fatto rientro a casa, ma non era rintracciabile neanche in un luogo dove ogni tanto passa la notte avvolto in un sacco a pelo.
Rintracciati ed avvisati, i parenti sono giunti negli uffici della polizia Ferroviaria per accertarsi delle condizioni del fratello minore, il cui stato di salute era peggiorato a causa di un recente lutto familiare.
Uno dei tanti casi critici che gli agenti della Polizia Ferroviaria sono chiamati ad affrontare, poiché non di rado persone con gravi disagi di natura psichica o economica cercano rifugio nelle Stazioni.