L’Imposta comunale sulla Pubblicità è stata istituita con il decreto legislativo 15 Novembre 1993, n. 507. Essa riguarda la capacità contributiva espressa dalla spesa sostenuta per l’esposizione pubblicitaria ed è regolamentata a Grottaglie da un apposito Regolamento approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 118 del 22 dicembre 2008. Questa introduzione risulta doverosa e rimarca il fatto che non è l’attuale amministrazione ad aver introdotto l’imposta.
Nel dicembre del 2016, a poco più di cinque mesi dall’insediamento dell’amministrazione D’Alò, la Corte dei Conti, organo di Stato che si occupa del controllo e della vigilanza dei conti e bilanci comunali, ha inviato al Sindaco un invito/diffida di violazione di norma relativamente ai bilanci del 2013 e 2014 lamentando, tra le altre cose, una lentezza nell’attività di riscossione delle entrate tributarie. Nello specifico e per puro esempio esplicativo nell’anno 2013, a fronte di un accertamento pari € 1.958.542,45 risultavano riscossi 188.330,41. Con la stessa, la Corte dei Conti sollecitava il Sindaco ad adottare ogni misura correttiva idonea a superare definitivamente le criticità che erano state rilevate. Giova sottolineare che l’Ente che a fronte della mancata o ritardata evasione degli obblighi tributari da parte di alcuni contribuenti, omette di adottare i necessari provvedimenti sanzionatori e di procedere al recupero delle somme non versate spontaneamente dai contribuenti, risponde di danno erariale nei confronti dell’Ente e di conseguenza di tutti i cittadini.
La lentezza nella riscossione era dovuta anche al fatto che il carico di lavoro rispetto al personale in forza agli uffici era sproporzionato e per superare l’impasse, l’amministrazione D’Alò ha deliberato l’esternalizzazione del servizio di accertamento e riscossione dei tributi, bandendo successivamente un avviso pubblico per la gestione del servizio.
Nel 2017 la società Soget è risultata aggiudicataria del bando per la gestione del servizio di riscossione dei tributi comunali. L’azienda, per quanto concerne l’imposta sulla pubblicità, in base al capitolato di gara, ai regolamenti comunali e alla normativa nazionale si occupa della totale gestione del servizio: dalle concessioni ai pagamenti.
Il 4 luglio 2018 con un incontro pubblico con i commercianti e per il tramite di comunicati stampa e comunicazioni attraverso canali social istituzionali e pubbliche affissioni, la cittadinanza è stata avvisata dell’avvio da parte della Soget, del censimento del territorio comunale, con relativa individuazione e verifica di tutte le superfici di mezzi pubblicitari esistenti e delle occupazioni di suolo pubblico permanenti e temporanee esistenti.
Nel dicembre del 2018 la Corte dei Conti ha inviato una nuova nota al Sindaco chiedendo aggiornamenti sulle attività adottate dall’amministrazione sulla riscossione dei tributi.
Sono perfettamente consapevole che nell’immaginario collettivo il “buon amministratore” è colui che non mette mai mani nelle tasche dei contribuenti ma purtroppo se questa attività di verifica e riscossione fosse stata effettuata con regolarità nel corso degli anni, non ci troveremmo in questa situazione. A questa amministrazione “purtroppo” l’onere di dover riscuotere tutto ciò che le precedenti amministrazioni non hanno potuto o, forse, voluto accertare.
A seguito di alcune segnalazioni da parte dei cittadini circa l’errato accertamento da parte della Soget, abbiamo immediatamente convocato l’azienda che ci ha comunicato di aver riscontrato alcuni errori dovuti ad un malfunzionamento del software gestionale che non ha caricato tutti i dati inviati dagli uffici comunali. Abbiamo chiesto all’azienda la completa disponibilità nel rivedere e in alcuni casi annullare gli avvisi di accertamento.
Mi preme rassicurare inoltre i cittadini che la comunicazione che hanno ricevuto in questi giorni è un avviso di accertamento in cui si informa il contribuente che, in base all’attività di verifica svolta dalla società, quest’ultimo è debitore di una somma dovuta e non versata (o versata in misura minore a quanto dovuto) a titolo di imposta. Essendo appunto un avviso, il contribuente ha a disposizione il termine di sessanta giorni per ricorrere o per richiedere l’annullamento del provvedimento, se ritenuto illegittimo a differenza della cartella esattoriale dove il debito è certo ed iscritto a ruolo.
Duole constatare tuttavia che, seppur alcuni avvisi di accertamento risultino errati molti invece accertano comunicazioni e pagamenti mai effettuati. Dispiace perché nella regola del buon commercio e della concorrenza leale, tutti dovrebbero pagare le stesse imposte, tributi e rispettare le regole. Ma questa è una situazione che abbiamo riscontrato anche nelle concessioni di suolo pubblico, dove molti commercianti si attengono al regolamento e ai metraggi dichiarati e autorizzati, mentre altri, incuranti e anche poco rispettosi dei loro colleghi, rosicchiano sempre qualche metro in più. Anche in questo caso, nella stessa riunione del luglio del 2018, furono tutti invitati al rispetto delle regole.
Questa amministrazione ha sempre agito e continuerà ad agire coinvolgendo tutti gli attori nelle azioni di governo, organizzando incontri pubblici e invitando i cittadini affinché tutti possano essere informati, ascoltati, e creando un rapporto di confronto che possa contribuire al processo decisionale e all’attività programmatoria della pubblica amministrazione. Anche in questo caso però rincresce constatare che la presenza sicuramente è sempre maggiore ma non totale. Probabilmente, pur utilizzando svariati canali di comunicazioni dal più innovativo al classico manifesto per le vie della città, non siamo riusciti a raggiungere tutta la cittadinanza. Pertanto, per tutti i commercianti e contribuenti che volessero chiarire ed aver delucidazioni abbiamo convocato per giovedì 19 dicembre alle ore 15:00 un incontro pubblico, nell’aula consiliare di Palazzo di Città, alla presenza tra gli altri degli operatori della Soget.
Mario Bonfrate, assessore ai tributi