Sono molto soddisfatto per l’inserimento, nella legge di bilancio per l’anno 2020 in discussione in queste ore al Senato, di una norma che istituisce la Zona franca doganale interclusa per l’area portuale di Taranto. Si tratta di una misura molto importante che consentirà di ottenere considerevoli benefici fiscali per il sistema produttivo dell’area jonica al fine di recuperare pienamente le sue potenzialità di sviluppo. L’inserimento di questo articolo nella legge finanziaria dello Stato in via di approvazione, inoltre, va certamente nella direzione da me indicata con una comunicazione rivolta direttamente al premier Giuseppe Conte, e trasmessa il 13 novembre scorso, nel pieno della crisi apertasi con la decisione di Arcelor Mittal di abbandonare lo stabilimento produttivo ex Ilva. Con la mia nota chiedevo al Presidente del Consiglio l’adozione, da parte del Governo nazionale, di provvedimenti straordinari al fine di far fronte alla situazione di estrema criticità venutasi a creare a seguito della decisione assunta dalla società franco-indiana, proponendo, in particolare, l’istituzione di una “no tax area” con importanti sgravi fiscali finalizzati, da un lato, a sostenere le aziende nel processo di riconversione dell’area di crisi industriale di Taranto e, dall’altro, ad attrarre nuovi investimenti che possano rilanciare la crescita economica e occupazionale del territorio. La proposta di istituzione della Zona franca doganale e l’imminente avvio delle misure previste per la ZES Jonica rappresentano certamente degli elementi molto positivi che possono concorrere a promuovere la ripresa economica di Taranto e della sua provincia nel solco di quel necessario ripensamento del modello di sviluppo di tutta l’area jonica che è anche al centro del Piano Strategico “Taranto Futuro Prossimo” che sarà presentato domani.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia