Desta profonda preoccupazione il servizio andato in onda l’altra sera nel corso della trasmissione “Le Iene” e tutto incentrato sulla profonda crisi economica e sociale in cui è sprofondata la città di Liegi, in Belgio, dopo la chiusura (avvenuta nel 2013) dell’acciaieria acquisita, pochi anni prima, da Arcelor Mittal. Nel vedere le immagini trasmesse in tv mi è stato impossibile non pensare alle conseguenze drammatiche che potrebbero determinarsi a Taranto se l’impianto siderurgico ex-Ilva dovesse avere la stessa sorte.
La tesi, molto suggestiva ma non sappiamo quanto effettivamente fondata, che emerge dall’inchiesta condotta dal giornalista Gaetano Pecoraro, infatti, è che il colosso franco-indiano che ha rilevato l’Ilva nel 2018, acquisterebbe, in giro per l’Europa, grossi stabilimenti siderurgici al solo (presunto) scopo di sottrarli ai suoi potenziali competitor, salvo poi chiuderli in modo da consolidare la sua leadership nel mercato dell’acciaio e aumentare i profitti.
Noi ovviamente non siamo nelle condizioni di affermare con certezza che questa tesi corrisponda alla realtà dei fatti, ma possiamo rassicurare tutti che il Governo regionale farà tutto quanto è nelle sue possibilità per impedire che a Taranto accada quello che è accaduto a Liegi, la cui economia è stata sostanzialmente travolta dalla chiusura del polo siderurgico, con conseguenze drammatiche in termini occupazionali e, quindi, sulla tenuta economica e sociale di una intera comunità.
Arcelor Mittal ha il dovere di rispettare gli impegni che ha assunto con il governo italiano, con la Regione Puglia e con la Città di Taranto, soprattutto con riferimento all’attuazione del piano ambientale. Il futuro dell’acciaieria, poi, non potrà che essere legato al percorso di decarbonizzazione che il Presidente Emiliano e tutto il Governo regionale indicano da anni come unica soluzione possibile e praticabile, con le più avanzate tecnologie disponibili, per conciliare la prosecuzione della produzione, il mantenimento dei livelli occupazionali e l’indispensabile tutela dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini.
Se qualcuno pensa di poter giocare con la vita di una intera comunità sappia che troverà sulla sua strada la Regione Puglia che impedirà con tutte le sue forze che Taranto venga “spremuta come un limone e poi gettata via”, per utilizzare le parole commosse di un operaio belga che raccontava le conseguenze drammatiche determinate dalla chiusura dell’acciaieria di Liegi.
Qui non permetteremo che le cose vadano nello stesso modo.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia