“Continuando di questo passo ai tarantini non resterà che chiedere una grazia a San Cataldo per avere il secondo ospedale. Presidio in nome del quale Emiliano ha proceduto con il piano di riordino ospedaliero e la chiusura dei nosocomi esistenti, pur sapendo che di frequente le gare d’appalto generano legittimi contenziosi, cui consegue il rallentamento dei tempi di stipulazione del contratto e di avvio dei lavori. I posti letto ovviamente sono stati immediatamente tagliati facendosi scudo della nuova struttura da 715 posti che non si sa se e quando vedrà la luce”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante, in seguito alla decisione del Tar che ha disposto l’annullamento dell’aggiudicazione per l’appalto del nuovo ospedale.
“Ora passerà ulteriore tempo – continua Galante – per attendere l’esito del Consiglio di Stato e i tarantini nel frattempo sono costretti ad andare fuori regione, nella vicina Basilicata, come dimostrano gli ultimi dati sulla mobilità passiva, visto il depotenziamento dell’offerta sanitaria nella zona ionica. Prima di procedere con la chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale Nord di Taranto e dell’ospedale di Grottaglie e con la mancata implementazione dei reparti che caratterizzano gli ospedali di primo livello come il San Pio di Castellaneta, si sarebbe dovuto quantomeno aspettare l’inizio dei lavori. Invece il territorio è stato penalizzato con tagli indiscriminati e con la chiusura anche dei due Punti di Primo Intervento fondamentali per la periferia occidentale di Taranto. Il tutto alla faccia del grande interesse sbandierato dal Governatore per la città”.