“Il nuovo piano industriale lacrime e sangue annunciato da Arcelor Mittal, in barba agli accordi sottoscritti, è inaccettabile e pertanto da rispedire al mittente. Giocare a ribasso e sulla pelle dei lavoratori, senza alcuna garanzia di sviluppo industriale e occupazione, è da vigliacchi.
Articolo Uno Puglia e il Gruppo regionale LEU/I Progressisti sono al fianco degli oltre 5000 lavoratori che rischiano di perdere il posto. A loro va tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio alle azioni che intenderanno compiere in risposta a simili scelte, primo tra tutti lo sciopero del prossimo 10 dicembre.
Al Governo chiediamo di lavorare affinché Arcelor Mittal tenga fede agli accordi sottoscritti e garantisca all’Italia di mantenere la sua posizione strategica nel campo della siderurgia e si assicuri a Taranto un piano a lungo termine che salvaguardi i posti di lavoro e ambientalizzazione.
Su questa vertenza, così come su tutte le altre che interessano il territorio regionale, occorre combattere insieme, senza colori politici, per impedire che a guidare le scelte sia il bene del territorio e dei lavoratori più che le logiche di profitto”.