Taranto si prepara ad accogliere le migliaia di sardine che potrebbero arrivare da tutta la città, la provincia, i comuni della regione e quelli che si sono impegnati a raggiungere la città bimare dalle vicine Basilicata e Calabria.
L’appuntamento è previsto per le 10 di domani mattina (domenica 1 dicembre) nella centralissima Piazza Maria Immacolata.
Sarà una festa di democrazia – dicono i componenti del coordinamento cittadino – considerato che abbiamo chiesto che il primo flash mob delle Sardine in Puglia si potesse realizzare proprio qui dove l’esigenza di una politica più matura e all’altezza delle nostre sfide è una urgenza più che mai necessaria.
A dare man forte arriverà anche il volto più noto delle sardine bolognesi, Mattia Santori che sarà in piazza con le sardine pugliesi a spiegare anche il senso di questo movimento e del perche Taranto.
Taranto non nasce da noi – ha avuto modo di dire nei giorni scorsi Mattia – ma dal coordinamento delle sardine pugliesi che hanno deciso di fare il primo abbraccio, la prima nuotata a Taranto. All’inizio ero dubbioso – aggiunge – poi ho parlato con loro e ho capito che il messaggio di Taranto sarebbe stato potente. Loro dicono: portiamo lo stile delle sardine in una terra che negli ultimi anni è stata divisa da tutte le promesse della cattiva politica. Portiamo una medicina diversa in un territorio malato in un territorio malato di una malattia legata al populismo di chi nega le risposte complesse.
Senza bandiere, senza offese e con un chiaro e preciso richiamo all’antifascismo e all’antisovranismo Taranto promette di non legarsi e lancia l’hashtag #tarantosiunisce.
Gli organizzatori della manifestazione tarantina invitano tutte le sardine a fermarsi a Taranto, conoscerla meglio, dalla città vecchia, alle periferie, passando per il Museo, il Castello o anche solo per consumare un pasto o un caffè.
Chiediamo di incontrare Taranto con un gesto tangibile e di lasciare la piazza pulita così come l’hanno trovata – spiegano – e anche da queste cose che parte il cambiamento e si dimostra rispetto per il bene comune.
Taranto, 30 novembre 2019