“Approvato all’ unanimità in Consiglio regionale l’emendamento al disegno di legge n.191 del 5/11/2019 ‘Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021’, che prevede l’inserimento del Piano per la qualità dell’aria proposto dal sottoscritto.
Il piano in questione (PRQA) è uno strumento per mezzo del quale la Regione Puglia potrà perseguire una strategia regionale integrata ai fini della tutela della qualità dell’aria, oltre che della riduzione delle emissioni dei gas climalteranti.
Il Piano Regionale della Qualità dell’aria, adottato con Regolamento Regionale n. 6/2008, era fermo alla zonizzazione del proprio territorio ai sensi della previgente normativa sulla base delle informazioni e dei dati a disposizione a partire dall’anno 2005 in merito ai livelli di concentrazione degli inquinanti, con particolare riferimento a PM10 e NO2. Tale emendamento, dunque, permette alla Regione di uniformarsi alla normativa comunitaria e statale di settore e cade a poche ore dell’istituzione del tavolo permanente sull’emergenza climatica.
Diverse le opzioni realizzabili. Oltre alla suddivisione per macro aree il territorio pugliese, si potranno individuare le postazioni facenti parte della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria.
Si definiscono, inoltre, le modalità di realizzazione, gestione ed aggiornamento dell’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, partendo da una fotografia dello stato attuale della qualità dell’aria e delle sorgenti di emissione. Il piano, grazie all’emendamento proposto non si limiterà solo a fotografare lo stato attuale della qualità dell’aria ma stabilisce obiettivi generali, indirizzi e direttive per l’individuazione e per l’attuazione delle azioni e delle misure per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell’aria, questo ai fini della lotta ai cambiamenti climatici.
Una proposta, dunque, che permette alla Regione di fare un passo in avanti su una materia dirimente per il futuro oltre ad essere di grande attualità, ponendo criteri, valori limite, condizioni e prescrizioni finalizzati a prevenire o a limitare le emissioni in atmosfera derivanti dalle attività antropiche.
L’emendamento è funzionale alla definizione del quadro delle risorse attivabili in coerenza con gli stanziamenti di bilancio”.