Trovo vergognoso che i massimi rappresentanti istituzionali di questo territorio, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ed il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, siano stati all’interno della fabbrica ex ilva,dichiarando di “sentirsi per la prima volta a casa, che non era mai successo di sentirsi a proprio agio in questi anni”, omettendo una cosa fondamentale che ad oggi i Mittal sono gestori e non proprietari e lo stabilimento e di proprietà dello Stato italiano e sorge nel capoluogo Jonico.
Sappaiamo caro Michelone che la campagna elettorale per te è comimciata, che la multinazionale francoindiana continua a minacciare e porre condizioni criminali a un’intera città. Questo dovrebbe far riflettere un intera città specie chi dovrebbe difendere il territorio Tarantino, che in casa propria si debba chiedere il permesso ad una multinazionale che, al di la delle frasi ad effetto andrà via comunque il suo arrivederci è solo rimandato di qualche mese, tempo di prendere e programmare le ultime cose per portare a termine il proprio piano strategico. In un paese normale la famiglia Mittal sarebbe stata cacciata immediatamente, ma visto i rappresentanti istituzionali, che dovrebbero far valere le ragioni di Statoe di un intero territorio, se i risultati sono questi siamo davvero messi male. Il Presidente della Regione e il Sindaco di Taranto sono persone che continuano a giocare sulla pelle dei tarantini, cambiando sostanzialmente parere sulla vertenza ex ilva ogni 2 giorni, mostrando di non essere all’altezza della situazione, senza mai difendere un intero territorio senza lavoro, martoriato e malato.I cittadini di Taranto sono ostaggi nella loro città, per colpa di questa classe politica istituzionale incapace di difendere i diritti dei tarantini.