Domenica 1 dicembre a Taranto arriverà il popolo delle Sardine, il movimento nato a Bologna e che per la Puglia sceglie di accorrere, in prima istanza, nella città della dicotomia tra salute e lavoro.
L’appuntamento è alle 10 in Piazza Immacolata dove sotto i valori dell’antifascismo, dell’antisovranismo, dell’antirazzismo, della cultura della diversità e della politica con la “p” maiuscola, arriveranno per certo da tutta la Puglia.
Siamo in contatto con i due più grandi canali di comunicazione del movimento nato spontaneamente anche nella nostra regione – spiegano gli organizzatori del flash mob tarantino – e quello che ci ha incoraggiato sono state le parole di Mattia Santori che domenica sarà con noi, ma anche le attenzioni e il soccorso arrivato dai volontari dell’Arcipelago delle Sardine e di Sardine di Puglia.
Non cercate di catalogarci – puntualizzano – non siamo un movimento anti-politica. Ognuno di noi ha già riferimenti chiari. Non chiediamo nuovi partiti, altri contenitori. Ce ne sono già abbastanza. Chiediamo solo alla politica di tornare seria e non proporci più ricette semplicistiche o propagandistiche per mali complessi come quello che noi viviamo a Taranto, dove ognuno di noi incarna la trinità dolorosa delle famiglie che hanno perso un loro caro, dei malati o delle migliaia di operai eternamente in bilico.
Le sardine tarantine invocano a gran voce la parola dignità e aspettano tutti coloro che si riconoscono in quei valori, in piazza e a braccia aperte.
Un messaggio che hanno ben compreso da tutta la Puglia – sottolineano – che viene a Taranto domenica come anticorpi e piastrine su una ferita aperta. Noi li aspettiamo a braccia aperte per ricominciare a discutere di unità, coesione, responsabilità, proprio dove ce n’è più bisogno.
Poi un passaggio chiave sulla politica della Lega che domenica in contemporanea sarà a Taranto all’interno di un resort sulle sponde di mar Piccolo.
Qui non si tratta di essere anti qualcuno – precisano da Taranto – qui si tratta di rivendicare rispetto perchè se sei strategico per la nazione quando produci un punto e mezzo di PIL, dovresti esserlo anche quando il tuo diritto alla cura viene messo a dura prova, come nel nostro caso, da politiche inadeguate o da provvedimenti come l’autonomia differenziata che la stessa Lega propone.
Siamo a Taranto per unire e riconoscerci su valori come dialogo e rispetto reciproco, perché forse è proprio qui che si misura l’unità del paese e la maturità che la politica deve tornare ad avere.
Domenica in Piazza Immacolata non ci saranno palchi o bandiere – informano le sardine tarantine – solo musica e le voci di alcuni ragazzi che vogliono un futuro diverso, qui nella loro città.
Mattia Santori parlerà alla fine del flash mob (il volto delle sardine bolognesi), che per gli organizzatori di Taranto, dovrà essere anche un primo segnale concreto di attenzione verso la città.
Chiamiamo Taranto a raccolta a distanza di due giorni da un’altra importante manifestazione ambientalista che si svolgerà il 29 in città. Sarà un segno di continuità che speriamo non lasci indifferente nessuno – dicono.
Chiediamo, inoltre, a tutti quelli che verranno a trovarci di lasciare la città pulita come l’hanno trovata e chiediamo a tutti di prendere un caffè, un panino, fare compere o visitare il Castello, il Museo o la nostra città vecchia – dicono – perché di gesti tangibili abbiamo bisogno e non di retorica inconcludente.