“Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi si deve avviare una trattativa ad armi pari, senza pregiudiziali. Si deve partire dall’accordo del 6 settembre 2018 che ha avuto il consenso del 93% dei lavoratori e che è l’unico che garantisce risanamento ambientale, tutela livelli occupazionali e continuità industriale”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, sulla situazione ex Ilva dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il Governo e i vertici di ArcelorMittal.
“L’incontro di ieri – dichiara il leader Uilm – non ha portato a nessuna novità e passi in avanti concreti. Ora ci aspettiamo che ArcelorMittal ricominci ad approvvigionare gli stabilimenti con materiali di qualità per evitare una chiusura che altrimenti sarebbe inesorabile.Devono ripartire immediatamente anche le attività di manutenzione e gli interventi di ambientalizzazione”.
“È intollerabile – continua – che le multinazionali in Italia arrivano, firmano accordi e il giorno dopo li cestinano mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e settori fondamentali per il nostro Paese”.
“Ci saremmo aspettati – prosegue – che dopo la richiesta di proroga dei termini del ricorso d’urgenza , l’azienda ritirasse la procedura prevista dall’articolo 47, anche se questa non avrebbe effetti concreti ma sarebbe comunque un segnale di avvio di una trattativa senza veti”.
“Al momento – conclude – non siamo stati ancora convocati dal Governo e non conosciamo le azioni che vorrà intraprendere. Noi rimaniamo contrari a qualsiasi atto che preveda esuberi, il blocco del risanamento ambientale, la riduzione dei salari dei lavoratori e ipotetici piani di riconversione diluiti nel tempo che non avrebbero modo di essere messi in pratica”.