“L’azienda sta dando seguito a quanto garantito nel confronto di ieri sera: i pagamenti degli autotrasportatori sono stati effettuati nella quasi totalità della platea complessiva nella misura del 70% del fatturato, mentre per l’indotto nelle sue varie articolazioni la situazione è diversa. Finora siamo nell’ordine del 50% circa delle imprese interessate ma confidiamo nel soddisfacimento graduale, nelle prossime 24/48ore, della totalità dei fornitori, e in questo caso parliamo del pagamento del 100% delle fatture scadute e non dell’intero fatturato.
Prendiamo atto della disponibilità di Arcelor Mittal Italia a sbloccare una situazione che era divenuta insostenibile e confidiamo nel mantenimento degli impegni. Tuttavia, il clima davanti allo stabilimento rimane di estrema tensione perchè le aziende dell’indotto, in presidio spontaneo e autogestito da lunedì scorso, stanno cercando di governare una situazione di altrettanta esasperazione da parte dei loro dipendenti in attesa delle mensilità loro spettanti. Oltre a questo aspetto tutt’altro che marginale, le imprese rivendicano una identica valenza di fronte all’azienda siderurgica e respingono la suddivisione operata dalla stessa Ami fra aziende ritenute “strategiche” ed altre non strategiche. Una catalogazione che anche da parte di Confindustria viene ritenuta non accettabile in quanto tutte le nostre aziende sono da ritenersi strategiche, al di là del loro ambito di attività e della loro dimensione. Si tratta pertanto di un aspetto non trascurabile che, in questa vicenda così complessa, necessita di un dovuto chiarimento.
E sempre a proposito di chiarezza, torno a dire che Confindustria Taranto ha riferito ad Ami che il presidio autogestito – col quale ho avuto modo di affrontare diversi nodi cruciali- pur rimanendo permanente fino a che non saranno saldati tutti i pagamenti, garantirà la messa in sicurezza degli impianti e l’accesso delle materie prime in stabilimento, non inficiando minimamente sulla continuità produttiva dello stesso. La prosecuzione corretta di tutte le attività del centro siderurgico non è mai stata messa in discussione.
Intanto, è presumibile che torneremo ad incontrare l’azienda entro la giornata di domani per verificare l’andamento dei pagamenti e il timing di quello che si andrà a saldare progressivamente verso tutte le aziende dell’indotto”.
21 novembre 2019 Confindustria Taranto