Sono abbastanza fiduciosi nel loro futuro; hanno buone relazioni in famiglia, con gli amici e nel contesto scolastico; sono soddisfatti della loro vita attuale e presentano una visione del lavoro positiva. La dimensione partecipativa tuttavia è quella meno sviluppata, o meglio, sembra esserci una buona consapevolezza in termini di atteggiamenti (responsabilità sociale, competenze civiche, senso di comunità) a cui però non segue una partecipazione attiva per cui è utile favorire un coinvolgimento civico subito prima e subito dopo l’acquisizione del diritto di voto perché è quello il momento in cui si diventa cittadini a pieno titolo.
È in estrema sintesi quanto emerge dal report “Generazione Z, giovani e territorio jonico” realizzato dalla Fondazione Toniolo e condotto su un campione di studenti provenienti da 60 classi di sei istituti di scuole secondarie superiori di Taranto e provincia: Aristosseno (scuola capofila), Pitagora e Liside di Taranto; IISS Mediterraneo di Leporano; IISS Lentini-Einstein di Mottola: IISS Leonardo da Vinci di Martina Franca.
Report che ha costituito uno degli strumenti, se non il principale strumento, per la costruzione della proposta di legge “Misure regionali in favore degli adolescenti” presentata dal consigliere regionale Gianni Liviano che ne è il primo firmatario e che nella stesura ha visto la collaborazione di un gruppo di lavoro composto, dallo stesso Liviano, dalla prof.ssa Cassibba (già direttore del dipartimento di Formazione dell’Università di Bari), dal prof. Moro (direttore del dipartimento di Sociologia
dell’Università di Bari), dal prof. don Antonio Panico (direttore della Lumsa di Taranto) e da don Michele Birardi (responsabile del progetto “Policoro”) oltre ai suggerimenti degli uffici regionali presieduti dal dott. Mussicco e dalla dott.ssa Berlingerio.
E nel Salone della Provincia i risultati della ricerca sono stati presentati dalla dott.ssa Sara Damia Martinez dell’Osservatorio giovani dell’istituto Toniolo di Milano. Con lei, a presentare l’iniziativa c’erano il consigliere regionale Gianni Liviano (che ha illustrato nel dettaglio la proposta di legge in favore degli adolescenti), l’assessore comunale al Welfare, Gabriella Ficocelli in rappresentanza del sindaco Melucci, e la prof.ssa Monica Bruno delegata dal provveditore agli studi, Mario Trifiletti (cui sono toccati gli indirizzi di saluto), il prof. Salvatore Marzo, dirigente scolastico del liceo Aristosseno di Taranto, don Antonio Panico, direttore della Lumsa sede di Taranto.
“Questa proposta di legge – ha esordito Liviano – parla dei nostri figli, parla del futuro, parla della bellezza della vita e si rivolge a tutti i soggetti che si occupano di adolescenti (famiglie, scuola, organizzazioni ecclesiali, servizi sociali, associazionismo sociale e sportivo, volontariato e aziende sanitarie), al fine di realizzare interventi concreti dedicati ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni”.
Tra le varie azioni considerate adeguate per il raggiungimento degli obiettivi indicati, ha aggiunto Liviano, la legge “prevede l’introduzione dell’ascolto a scuola; l’accompagnamento degli adolescenti anche attraverso l’introduzione della figura dello youth worker (animatore socio educativo, una figura professionale capace di intervenire nella vita dei ragazzi attraverso metodologie e strumenti di educazione non formale); l’accompagnamento delle famiglie, attraverso percorsi in-formativi e di accompagnamento nel difficile ruolo di educatori; la costruzione di spazi di aggregazione e di in-formazione (spazi di aggregazione per adolescenti, centri informa adolescenti e il portale per adolescenti); l’introduzione del servizio civile per adolescenti e il rilascio della licenza di competenze extrascolastiche; l’introduzione della youth card; il rilascio di certificazione di competenze extrascolastiche e in particolare dello youth pass; l’attenzione al sostegno della mobilità regionale, nazionale e internazionale dei ragazzi”.
Nel presentare il report, la dott.ssa Martinez ha sottolineato come il contesto scolastico si conferma il luogo di socializzazione principale nella fase
dell’adolescenza; i ragazzi che praticano volontariato riportano punteggi più elevati dei coetanei in numerose variabili legate alla fase adolescenziale; le differenze di genere si impongono ancora in modo evidente (i maschi si confermano più centrati su di sé e meno attenti
al contesto, alle relazioni e alla cura dell’altro; le femmine sembrano mediamente più fiduciose e più pronte ad investire sul futuro di quanto lo siano i coetanei maschi); il lavoro, piuttosto che essere solo la professione che si farà da grandi, viene inteso come modo di intendere la propria realizzazione e di collocarsi nella società per cui percorsi di avvicinamento al lavoro andrebbero quindi introdotti fin dalle scuole secondarie ma con alcune attenzioni imprescindibili: grande cura della relazione con l’adolescente; partire da un percorso di orientamento che abbini in modo consapevole l’adolescente a un determinato contesto lavorativo; focalizzazione sulle competenze trasversali e non su quelle tecniche.
“La composizione del campione – ha spiegato il prof. Marzo – è stata strutturata individuando tre Istituti presenti nelle città capoluogo: Liceo Ginnasio Statale “Aristosseno” di Taranto; ITES –Polo Commerciale- “Pitagora” di Taranto; IISS “Liside” di Taranto; e tre Istituti provenienti dalle principali aree della provincia jonica: IISS “Mediterraneo” della città di Leporano; IISS “Lentini-Einstein” della città di Mottola; IISS “Leonardo da Vinci” della città di Martina Franca. Questi Istituti sono stati selezionati incrociando la loro collocazione geografica con la necessità di rappresentanza delle: licei, istituti tecnici, istituti professionali, istituti alberghieri. Al fine di ottimizzare il coordinamento delle attività connesse alla conduzione della ricerca sul campo è stata formalizzata una rete di scopo degli Istituti coinvolti (per ciascuno dei quali è stato individuato un Docente referente), denominata: “Generazione Z”. La rete di scopo – ha concluso Marzo – ha avuto come Istituto capofila il Liceo Ginnasio Statale “Aristosseno” di Taranto, il quale ha ricoperto un ruolo di terminale organizzativo e gestionale per tutte le attività operative che si sono rese necessarie per l’ottimale implementazione di tutte le fasi del percorso di ricerca”.
Pdl e report che hanno ricevuto il plauso del provveditorato agli studi di Taranto e dell’assessore Ficocelli. “L’ufficio scolastico provinciale – ha sottolineato la prof.ssa Bruno in rappresentanza del provveditore – vede di buon occhio queste iniziative perché accorciano le distanze tra territorio e scuola facendole interagire in modo proficuo”.
L’assessore Ficocelli, invece, ha evidenziato l’importanza di una simile iniziativa e sottolineato come l’amministrazione comunale di Taranto è sensibile al mondo della scuola ricordando, a riprova dell’importanza, i due progetti che sono partiti e che riguardano le borse lavoro e il servizio civile nazionale.
Approfondimenti più tematici rispetto ai risultati del report sono stati fatti da don Antonio Panico, direttore della sede di Taranto della Lumsa. “C’è un fatto evidente – ha detto don Panico – che respiro quotidianamente e cioè che nei ragazzi c’è davvero la voglia di scappare da questa città. Ma confrontandosi, dialogando si può costruire una rete forte che renda protagonisti i ragazzi nella costruzione di un futuro per la nostra città e per l’intero territorio jonico. Le idee dei grandi sono statiche ma le idee dei ragazzi sono dinamiche”.