“Fonti vicine all’Arcelor Mittal smentiscono categoricamente quanto detto ieri fra il presidente Michele Emiliano e l’amministratore delegato Lucia Morselli: non ci sarebbe nessuna apertura dell’azienda a rimanere a Taranto fino a maggio prossimo, ovvero fino a quando non ci sarà udienza al Tribunale di Milano.
Sinceramente sono preoccupato, a questo punto, anche per gli impegni presi per le aziende l’indotto. Emiliano con nota ufficiale ha assicurato che l’azienda pagherà. Ci sarà smentita di Arcelor Mittal anche in questo caso?
I dipendenti dell’indotto sono allo stremo, alcuni sono stati licenziati o messi in cassaintegrazione perché le aziende non riescono più a far fronte al pagamento degli stipendi. I crediti vantati nel passaggio fra i Riva e i commissari straordinari, stiamo parlando di circa 150 milioni di euro, sembrano essere un capitolo archiviato… e quelli vantati nei confronti dei nuovi gestori, in questo anno, non si riescono a incassare. La non esigibilità si traduce con nessun anticipo da parte delle banche e quindi niente liquidità.
Dopo la smentita di oggi vogliamo che Emiliano faccia chiarezza su quell’incontro con l’ad Morselli. Basta Taranto è stanca”.