Indotto Ilva completamento fermo, commesse sospese, preoccupazione e paura tra le ditte dell’indotto, in queste ore di attesa per le sorti dello stabilimento di Taranto.
L’ipotesi di chiusura dello stabilimento incute paura alle centinaia di piccole imprese del settore trasporto facenti parte dell’indotto.
Una situazione preannunciata dalla categoria e da Casartigiani che già nei mesi scorsi, aveva denunciato diverse carenze logistiche e organizzative dello stabilimento che preannunciava il disinteressamento di Arcelor a continuare a produrre acciaio a Taranto.
“La maggior parte delle aziende della provincia di Taranto hanno sospeso i servizi di trasporto per ArcerlorMittal, non accettando più commesse dal colosso Franco-Indiano, per paura di avere un altro mancato incasso; voglio ricordare infatti che le imprese del settore rientrano nella legge Marzano e che tutto il settore avanza dall’Ilva in Amministrazione Straordinaria circa 15 milioni di euro.” Ha dichiarato Stefano Castronuovo Segretario Provinciale di Casartigiani Taranto.
“Le imprese di autotrasporto, al momento attendo i pagamenti delle fatture di trasporti effettuati da agosto a data attuale e la paura di perdere anche questi soldi ha portato la maggior parte di loro a sospendere qualsiasi tipo di servizio di trasporto per ArcelorMittal, inoltre proclamiamo lo stato di agitazione della categoria, mettendo in mora l’azienda e chiediamo allo Stato Italiano l’apertura di un tavolo unico di emergenza per verificare e programmare il futuro di Taranto, dove si garantiscano i diritti di lavoratori diretti, delle imprese dell’indotto e i suoi lavoratori.” Ha dichiarato Giacinto Fallone Presidente della Categoria Autotrsporto di Casartigiani Taranto.
Intanto il Segretario Castronuovo ha scritto nelle scorse ore al Premier Conte facendo presente che anche l’indotto dell’autotrasporto fa parte di quei soggetti da tutelare, si auspica un confronto diretto con le categorie per programmare insieme l’avvio definitivo di politiche di riqualificazione straordinarie del territorio, in ambito socio-economico, tutelando i diritti acquisiti delle imprese dell’indotto e dando prospettive future concrete per le stesse, tenuto conto anche che il settore ha delle scadenze prossime in ambito di rinnovo del parco mezzi imposto dalla legge.
In conclusione Casartigiani richiede interventi speciali per la le imprese di autotrasporto che hanno sede nella provincia di Taranto che vede Ilva e Eni gli unici committenti del territorio.