In un periodo di incertezze socio-economiche per la città di Taranto, in cui alto è il tasso di disoccupazione come anche l’indice di anzianità della popolazione, l’Amministrazione Melucci vuole scommettere sui giovanissimi e lo fa con uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro. Partirà, infatti, la prossima settimana, il progetto delle Borse Lavoro destinato ai soggetti che si trovano in condizioni di disagio psico-sociale, a rischio di devianza o entrati nel circuito penale, affidati ai servizi sociali territoriali o ai servizi minorili della giustizia e ospiti di comunità nell’ambito di provvedimenti civili o penali dell’AGM. A farlo sapere è l’Assessore ai Servizi Sociali ed Integrazione, Gabriella Ficocelli. “II Progetto ha durata triennale e sarà rivolto a ragazzi di ambo i sessi in fascia di età 16/21 anni. I ragazzi, che verranno coinvolti in numero massimo di 25 per ogni ciclo di Borse Lavoro, saranno impegnati per 8 mesi, 2 mesi saranno dedicati alla formazione gratuita e 6 mesi, con una retribuzione mensile di 400€, all’attività lavorativa presso gli artigiani e le aziende del territorio partner del progetto. Ci prefiggiamo di offrire risposta ai bisogni dei giovani in particolari condizioni di disagio e criticità, mediante la realizzazione di progetti personalizzati volti a favorire percorsi di integrazione sociale ed assicurare una positiva esperienza formativa. Ma soprattutto si metterà in campo il know how dei formatori e degli educatori per indirizzare i ragazzi oltre che alla ricerca del lavoro a loro più congeniale, anche nella creazione delle basi per lo start up d’impresa, per renderli autonomi offrendogli tutte le basi per realizzare un’idea d’impresa e per contrastare gli effetti nefasti di un mercato del lavoro stagnante. Crescere, formarsi, lavorare e crearsi un lavoro invece che aspettarlo dagli altri, secondo le linee guida dettate dal Sindaco Melucci, con l’Assessorato ai Servizi Sociali da lunedì 18 novembre 2019 sarà possibile. Generiamo una piccola speranza di cambiamento e lo facciamo cominciando dai più deboli”, conclude l’Assessore Ficocelli.