Un incontro molto partecipato quello che si è svolto giovedì 7 novembre nella sala consiliare del Comune di Pulsano: Sud in Movimento, con la collaborazione di Partecipazione e Cambiamento Taranto e Idea Comune San Marzano ha deciso di dare la parola ad amministratori, esponenti dei comitati e cittadini comuni sulla delicata questione dell’impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere nel comune ionico.
Unanime, negli inteventi, il no ad un impianto pensato male e senza rispettare le distanze minime dai centri abitati previsti dalla legge. Ad introdurre e moderare la serata è stato Francesco Leo, consigliere comunale di Idea Comune San Marzano, che ha spiegato le ragioni del progetto che ha portato i tre soggetti politici locali ad avviare la fase costituente di un contenitore più largo a livello provinciale.
Gli interventi del consigliere comunale di Pulsano Emiliano D’Amato (che ha annunciato la sua adesione a Sud in Movimento), della consigliera comunale di Grottaglie Alessandra Lacava e del sindaco di Grottaglie e delegato della provincia di Taranto per Ager Ciro D’Alò hanno rimarcato il concetto: non c’è nessun no a prescindere agli impianti di compostaggio, che possono essere utili, ma in questo caso non ci sono le condizioni, considerata la localizzazione dell’impianto e il fatto che in Puglia la provincia di Taranto ospiti al momento l’80% degli impianti relativi al ciclo dei rifiuti.
Il nostro appello al Sindaco di Pulsano, che non era presente alla serata, rimane lo stesso: chiediamo che l’amministrazione ritiri la propria candidatura ad ospitare l’impianto e chiediamo alle forze politiche che saranno impegnate nella campagna elettorale per le regionali di prendere posizione in modo netto e chiaro e di dichiarare senza ambiguità che l’impianto, il cui iter al momento è bloccato, andrà reso soltanto un ricordo del passato già prima del voto di maggio.
La nostra posizione, in linea con quella degli esponenti dei comitati presenti all’evento e intervenuti nel dibattito, non è un’infantile presa di posizione per il no a prescindere ma si inserisce in una visione più ampia e lungimirante di gestione della cosa pubblica, che immagina un altro modello di sviluppo anche per il territorio ionico, in un momento in cui la Germania, ad esempio, vara un piano straordinario di 100 miliardi di euro per l’innovazione ambientale e l’economia green.
La Segreteria
Sud in Movimento