Grande successo del Convegno “Sindrome Fibromialgica: trattamento integrato e nuove prospettive terapeutiche”, organizzato da Apmarr a favore di medici chirurghi specialisti in medicina generale, allergologia ed immunologia clinica, medicina fisica e riabilitazione, medicina interna, reumatologia, ortopedia e traumatologia e psicologi: oltre 30 i professionisti che hanno partecipato ai lavori con più di 100 persone interessate all’evento.
L’evento, accreditato come attività con il rilascio di crediti formativi, è stato organizzato con il supporto dell’ASL di Taranto e dell’Ordine provinciale dei Medici e con il patrocinio della Società Italiana di Reumatologia e dell’Ordine regionale degli Psicologi.
Il convegno rientra nel progetto “Rete sociale di supporto, inclusione e innovazione per le donne con sindrome fibromialgica” che ha dato la possibilità a numerosi medici specialistici di approfondire la conoscenza e fare il punto sulle possibili cure della sindrome fibromialgica, una patologia che colpisce prevalentemente donne e, tra le malattie reumatiche, è seconda solo all’artrosi.
Al convegno tutte le relazioni sono state esaustive e stimolanti. Il dottor Giovanni Caggia ha relazionato sulla Cannabis terapeutica e sulla “neurostimolazione cerebrale non invasiva”, una tecnica sicura e indolore che utilizza correnti elettriche o magnetiche per stimolare il tessuto cerebrale; diversi studi recenti hanno dimostrato che, adottando ciclicamente e in modo ripetuto questa tecnica sulle persone affette da fibromialgia, si siano ottenuti validi risultati.
Interessante anche la relazione della dottoressa Luky Pati, responsabile della Centro NIKE di Lecce dove due persone fibromialgiche, preventivamente selezionate da un medico specialista in reumatologia, si stanno sottoponendo a 40 sedute di ossigenoterapia iperbarica (OTI), ovverosia utilizzo dell’ossigeno terapeutico puro al 100% a pressione superiore a quella atmosferica, in modo da permettere una maggiore perfusione di ossigeno in tutti i tessuti corporei. I risultati scientifici di tale sperimentazione saranno resi noti nell’evento finale del progetto che si terrà a Bari, presso l’Auditorium della Regione Puglia, il 5 dicembre prossimo.
Toccante è stata la testimonianza di Cinzia Assalve, responsabile per Apmarr del Gruppo fibromialgici, che ha raccontato come la malattia abbia cambiato la sua vita e le sue aspirazioni, che coincidono con quelle dell’associazione, e i propri sogni per il futuro.
Francesco Riondino, Responsabile della sede operativa Apmarr della provincia di Taranto, ripercorrendo lo stato dell’arte circa la situazione del riconoscimento quale patologia cronica invalidante da parte del Servizio Sanitario Nazionale, ha ricordato che la fibromialgia colpisce circa due milioni di persone in Italia, in stragrande maggioranza donne, cambiandone drasticamente la qualità di vita.
Francesco Riondino ha poi sottolineato come «ormai numerose notizie riportate in letteratura attestano che il percorso in camera iperbarica dia risultati ottimi, quindi è da considerarsi come una valida terapia nella cura della fibromialgia”.
In tal senso Francesco Riondino ha lanciato un appello: «sarebbe auspicabile la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Apmarr e ASL di Taranto per avviare una fattiva collaborazione sulla procedura di preselezione di soggetti affetti da fibromialgia tramite l’Hub di Reumatologia dell’Ospedale SS Annunziata di Taranto, la collaborazione medico scientifica con i tecnici e i sanitari militari per elaborare un protocollo terapeutico e la successiva fase di cura dei soggetti selezionati, anche in virtù dell’Atto negoziale di permuta in corso tra l’ASL di Taranto e la Direzione di Commissariato della Marina Militare di Taranto relativamente all’utilizzo della Camera Iperbarica dell’Ospedale Militare di Taranto. Anche per le attese ed auspicate risposte terapeutiche alla fibromialgia, tale collaborazione rappresenterebbe una innovativa best pratice, tale da avere risonanza a livello regionale e nazionale».