Il presidente del consiglio Giuseppe Conte sta incontrando, davanti alla portineria ‘D’ della ex Ilva di Taranto, operai e associazioni ed esponenti di movimenti ambientalisti
e cittadini del quartiere Tamburi che lo hanno accolto con slogan Taranto libera’, ‘Chiusura della fabbrica’, ‘Vogliamo vivere’,
proponendo la riconversione del siderurgico. Il premier è stato letteralmente assediato, ma nonostante la ressa sta ascoltando le ragioni dei cittadini prima di entrare in fabbrica dove è previsto
l’incontro con il consiglio di fabbrica. Tra le persone ascoltate da Conte ci sono anche le associazioni ‘Giustizia per Taranto’, le mamme tarantine, la mamma di Giorgio Di Ponzio, un bambino morto per una
rara forma di tumore nei mesi scorsi. Conte, incontrando i vari cittadini e operai, ha ascoltato le soluzioni proposte da cittadini, associazioni, ma anche operai che, in sostanza, hanno chiesto la chiusura dell’Ilva e la riconversione con lebonifiche. “Io faccio l’operaio qui a Ilva e ogni giorno mi vergogno perché so che creo un
danno alla mia famiglia”, dice un operaio rivolto al presidente del consiglio Giuseppe Conte davanti alla portineria ‘D’ della ex Ilva di Taranto.
“Non ho la soluzione in tasca, in questo momento il dato di fatto è che Mittal restituisce la fabbrica”, dice Conte incontrando gli operai Ilva a Taranto e non nasconde le difficoltà del momento,
ricordando che è aperto 24 ore su 24 un gabinetto di crisi sulla vicenda. “Nei prossimi giorni vedremo come andrà la situazione, non ho pronta una soluzione ma qualsiasi situazione può diventare anche una
opportunità”, sottolinea il premier. Il presidente del Consiglio è stato assediato dai lavoratori dell’Ilva e dai cittadini al suo arrivo a Taranto. Conte non si è sottratto al confronto: “Sono qui per ascoltare tutti”, ha detto. E ha anche invitato con forza chi si
rivolgeva a lui col volto nascosto a scoprirsi: “Togli occhiali e cappuccio, io sono venuto qui senza la maschera, con la mia faccia”,
ha detto.
“Secondo te un politico arriva e ti porta la soluzione in tasca? Da quanti anni esiste questa fabbrica?”, dice Conte rispondendo a Taranto a un cittadino che gli chiedeva di chiudere l’impianto e di trovare
una soluzione. “Dobbiamo restare ancora sessant’anni con l’Ilva?”, replica qualcuno nella folla.