Questa volta il Governo non può ripetere gli errori del passato e dei precedenti Governi. Si faccia la Valutazione del Rischio e dell’Impatto Sanitario e si garantisca, in ogni caso, la messa in atto di quanto è necessario per garantire salute e lavoro. Se Arcelor Mittal, o qualunque altra nuova “cordata” pronta a subentrare, di cui si parla, non sono in grado di dare garanzie in tal senso, lo Stato italiano deve riprendere l’azienda sotto il controllo pubblico per mettere in atto la riconversione della fabbrica (anche sostituendo l’utilizzo del carbone con il gas) ed il risanamento del territorio.
Questo è quello che chiediamo al Governo per mettere fine ai “balletti” che da anni vanno in scena a discapito di ambiente, lavoro e salute. L’appello a non rimanere inerti che l’Arcivescovo di Taranto, Mons. Santoro, ha fatto in queste ore al Governo, non deve rimanere inascoltato. Oggi come non mai siamo un Paese che ha bisogno di punti fermi e di lungimiranza politica.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia