In comune hanno l’attenzione verso le problematiche sociali. Sono le tre leggi del cosiddetto “pacchetto welfare” presentate in Regione dal consigliere regionale Gianni Liviano. Due, quelle sul benessere equo e sostenibile (Bes) e sul cohousing, sono state recentemente approvate dal Consiglio regionale; la terza, che punta ad individuare misure in favore degli adolescenti, ha cominciato il suo iter nelle commissioni consiliari competenti propedeutico all’approdo nell’assise regionale per il definitivo via libera.
Per meglio farle conoscere alla pubblica opinione e, soprattutto, a quelli che saranno i futuri attori della loro attuazione (enti locali, associazioni, organizzazioni di categoria ecc.) giovedì sera, nel Salone di rappresentanza della Provincia di Taranto, il consigliere regionale Gianni Liviano, primo firmatario e controfirmate anche dal collega Ruggiero Mennea, le ha presentate nel corso dell’incontro pubblico “Persone, la politica che costruisce comunità” dove sono state dibattute con la formula di tre temi per tre esperti per sette minuti. Di ciascun tema, infatti, tre esperti del settore ne hanno parlato ognuno per sette minuti. Le conclusioni sono state tirate nel corso del dibattito finale, moderato dal collega Angelo Caputo, dallo stesso consigliere regionale Gianni Liviano, da Daniele Ferrocino del forum regionale Terzo settore, dalla dott.ssa Bina Santella presidente del Tribunale per i minori di Taranto.
“Vogliamo pensare ad una politica che sia per la città e non contro la città e credo che ciò sia possibile se la dimensione solidaristica tra attori economici, sociali e politici, da tempo smarrita, sottrae terreno al populismo, intriso di slogan, privo di capacità di analisi e vuoto di proposte”, ha spiegato Liviano in apertura di serata. “La passione educativa – ha aggiunto – non può essere sopita; il desiderio di costruire una comunità di uomini e di donne giusta e solidale non può addormentarsi; la cultura del noi deve prendere il posto della cultura dell’io”.
Ecco, allora, il senso delle tre leggi. E se quella sul cohousing, o meglio sulla coabitazione sociale (ne hanno parlato il dott. Casciano dell’Anffas, il dott. Piccione neolaureato con una tesi proprio su questo argomento, il dott. Occhinegro dell’Abfo), punta a promuovere la co-residenzialità come veicolo e strumento di solidarietà, aggregazione e coesione sociale, quella sul benessere equo sostenibile, frutto di un capillare lavoro fatto insieme alla Camera di commercio di Taranto, che sull’argomento ha prodotto un interessante lavoro, il Politecnico di Bari e il Centro di cultura Lazzati, (ad intervenire sono stati il dott. Mercinelli del Centro di cultura Università cattolica, l’ing. Barbara Scozzi del Politecnico di Bari, la dott.ssa Francesca Sanesi della Camera di commercio di Taranto) definisce gli indicatori di benessere equo e sostenibile da includere nella programmazione economica regionale (DEFR) della Regione Puglia e le modalità per la loro individuazione attraverso la costituzione di un Comitato scientifico.
La pdl sulle misure regionali in favore degli adolescenti (relatori il prof. Salvatore Marzo, dirigente scolastico del liceo Aristosseno di Taranto, il prof. Fabio Mancini e suor Teresina Dessupoiu delle suore missionario del Sacro costato), invece, “parla dei nostri figli, parla del futuro, parla della bellezza della vita”, ha sottolineato Gianni Liviano e alla base ha una ricerca condotta, su milletrecento studenti ionici, dalla fondazione Toniolo dell’Università Cattolica di Milano tesa a capire i bisogni dei nostri ragazzi. Tra le varie azioni la legge prevede l’introduzione dell’ascolto a scuola; l’accompagnamento degli adolescenti anche attraverso l’introduzione della figura dello youth worker (animatore socio educativo, una figura professionale capace di intervenire nella vita dei ragazzi attraverso metodologie e strumenti di educazione non formale); l’accompagnamento delle famiglie, attraverso percorsi in-formativi e di accompagnamento nel difficile ruolo di educatori; la costruzione di spazi di aggregazione e di in-formazione (spazi di aggregazione per adolescenti, centri informa adolescenti e il portale per adolescenti); l’introduzione del servizio civile per adolescenti e il rilascio della licenza di competenze extrascolastiche; l’introduzione della youth card; il rilascio dello youth pass; l’attenzione al sostegno della mobilità regionale, nazionale e internazionale dei ragazzi. Una bella legge, è stato detto, che pone al centro i luoghi dell’abitare e restituisce importanza educativa e restituisce ai giovani il senso di responsabilità.
Argomenti e contenuti interessanti che sono stati approfonditi dai relatori e che sono stati al centro del dibattito finale che ha visto la dott.ssa Bina Santella, presidente del Tribunale per i minori di Taranto, sottolineare che “ci sono nuove forme di dipendenza che creano tanti fenomeni di devianza come il cyberbullismo” e, soprattutto, ha sottolineato il ruolo “spesso fragile delle figure genitoriali” per cui la legge sugli adolescenti “è uno strumento di valenza eccezionale perché per la prima volta si cerca di creare una rete e un sostegno intergenerazionale tra gli adolescenti e le rispettive famiglie”.
Daniele Ferrocino del forum regionale Terzo settore ha, invece, sottolineato la rilevanza delle tre leggi puntando l’attenzione sulla legge sul benessere equo e sostenibile. “Dire che la Regione nel suo bilancio deve tenere conto degli indicatori alla base del benessere equo e sostenibile – ha detto Ferrocino – è introdurre un elemento rivoluzionario, un elemento epocale che punta al benessere dei cittadini. Serve adesso che i territori prendano coscienza delle tre leggi affinché le stesse non diventino lettera morta perché occorre dare gambe alla speranza”.