“Uno studio scientifico di grande valore, che è stato pubblicato qualche giorno fa per conoscere l’impatto ambientale e sanitario delle emissioni del siderurgico di Taranto, ha dato due importanti informazioni. La prima è la conferma delle precedenti misurazioni VDS (Valutazione del Danno Sanitario) del 2012: il rischio per la popolazione tarantina non è accettabile.
C’è poi un aggiornamento inquietante, su cui il Governo deve necessariamente interrogarsi: si stima un rischio non accettabile per il quartiere Tamburi di Taranto anche per lo scenario 2015, nonostante siano state prodotte solo 4,7 milioni di tonnellate di acciaio, una cifra di molto inferiore alla produzione consentita dall’AIA, pari a 8 mln t/a. Questo nel 2015, ossia l’anno in cui è stata introdotta l’immunità penale che ora abbiamo tolto, tra mille polemiche.
Mentre gli studi scientifici ci rivelano, ancora una volta, la tragedia che i cittadini e i lavoratori di Taranto stanno vivendo, ci sono ancora alcune persone che continuano a parlare di reinserimento dell’immunità penale per il gestore. Eppure, il Parlamento sovrano si è espresso per ben due volte quest’anno, sopprimendo per due volte l’immunità penale inserita dai vari Governi, confermando il principio costituzionale per cui “la legge è uguale per tutti” e che la Repubblica Italiana non accetta “ricatti”.
Alla luce del rischio stimato per il 2015 e a fronte di una produzione di 4,7 mln di t/a, una domanda sorge spontanea: cosa succederà quando la produzione salirà a 8 milioni di tonnellate l’anno?
Realizzando oggi una Valutazione di Danno Sanitario di tipo preventivo, cioè considerando da subito lo scenario post Piano Ambientale al 2023, potremmo dimostrare se questo Piano Ambientale, che ricordo racchiude e conclude l’AIA, sia davvero compatibile con la salute umana.
Tutto questo deve essere valutato dal Governo che ha il dovere di farlo nei confronti di una città e di una regione che non possono più essere sacrificate per interessi che vadano al di là della salute, dell’ambiente e di una lavoro qualificante e rispettoso dei lavoratori!”. Così in un post facebook il deputato tarantino del MoVimento 5 Stelle, Giovanni Vianello.