Quanta confusione, ancora una volta l’ex Ministro dello Sviluppo Economico, ora agli Esteri, Luigi Di Maio intervenendo alla trasmissione “Porta a Porta” parla di Taranto e dell’ex Ilva.
Il capo politico del Movimento 5 Stelle afferma, senza giri di parole, parlando a nome di tutti i Grillini che: “a Taranto la produzione di acciaio deve continuare”, sostanzialmente sbugiardano il Ministro Fioramonti e il sottosegretario, tarantino, Turco.
E prosegue citando numeri a casaccio sulle famiglie coinvolte da una eventuale chiusura del sito produttivo, 13000 diretti che diventano 20000 considerando l’indotto.
Ancora una volta si fa terrorismo psicologico raccontando il falso, dando numeri dei dipendenti a casaccio, omettendo i numeri che interessano davvero ossia quelli dei nostri concittadini che per causa della grande industria continuano ad ammalarsi di tumore.
Così il movimento da una parte parla di chiusura di area a caldo, con un “accordo di programma” annunciato durante tutte le campagne elettorali dei 5 stelle tradotto nell’emendamento Lezzi, firmato da 17 Senatori, dall’altra continua a chiedere che la città di Taranto si sacrifichi per il bene della Nazione.
Una campagna elettorale che non finisce mai quella che si sta facendo sulla pelle dei tarantini sempre più avvelenati e meno tutelati dalla politica.
Ma i Parlamentari eletti a Tarnato hanno voce in capitolo? O sono buoni solo a fare proclami sui social? Se avete un briciolo di rispetto verso i tarantini ribellatevi, il tempo è scaduto da un pezzo.
Consiglieri Comunali Battista e Corvace.