I Falchi, in un due distinte operazioni antidroga, hanno arrestato due pusher C.A. e B.G. rispettivamente di 25 e 60 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Il 25enne era gia controllato da qualche tempo perché sospettato di aver avviato una fiorente attività di spaccio; sospetti poi confermati alcuni giorni or sono, nel corso di specifici servizi “Scuole Sicure” durante i quali alcuni giovanissimi, trovati in possesso di piccole quantità di hashish, avevano raccontato ai poliziotti di averle comprate in via Diego Peluso nello stabile abitato dal C.A.
Dopo aver annotato il frenetico andirivieni dall’abitazione, i Falchi hanno deciso di approfondire la questione procedendo ad un’accurata perquisizione in casa del presunto “pusher”. Sin da subito il giovane ha consegnato spontaneamente due involucri di hashish che custodiva nelle tasche del pantalone.
I poliziotti, convinti che il 25enne potesse nascondere quantitativi di droga più consistenti, hanno atteso l’arrivo di un equipaggio dei cinofili della Guardia di Finanza riuscendo a ritrovare sul pianerottolo situato al piano superiore, all’interno di un sacchetto di cemento, quattro panetti di hashish del peso complessivo di 400 grammi e in una cassetta elettrica posta sopra la porta d’ingresso un’altra piccola stecca della stessa sostanza stupefacente del peso di circa 50 grammi.
Il C.A. è stato arrestato in flagranza di reato e dopo le formalità di rito accompagnato presso la locale casa Circondariale di Taranto.
In città vecchia, dopo alcuni giorni di appostamento in vico Ospizio, durante i quali si era notato un frenetico passaggio di giovani conosciuti come assuntori di cocaina, i Falchi hanno deciso di procedere alla perquisizione in casa di un 60enne tarantino, abitualmente dedito, in tempi passati, allo spaccio di droga. Lo stesso a fine mese scorso era stato sorpreso con sei dosi di cocaina e denunciato in stato di libertà.
All’interno dell’appartamento, nel corso di una meticolosa perquisizione che inizialmente non aveva prodotto risultati, l’attenzione dei poliziotti è stata attratta da una presa d’aria creata nel controsoffitto del bagno all’interno del quale sono stati recuperati due barattoli di vetro contenenti il primo 31 dosi di cocaina ed un altro piccolo involucro con 10 grammi della stessa sostanza e nel secondo altri 30 grammi allo stato puro, oltre a due bilancini elettronici con evidenti tracce di droga.
In una cassettiera della cucina sono stati rinvenuti inoltre 360 euro in banconote di vario taglio probabile provento dell’illecito traffico.
Il 60enne è stato arrestato in flagranza di reato ed associato dopo le formalità di rito presso la locale Casa Circondariale del Capoluogo.