Il giorno tanto agognato è arrivato. Inizieranno lunedì 14 ottobre le lezioni del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che arriva a Taranto dopo il si della Conferenza dei Servizi decisoria e dopo un lavoro comune di Regione, Asl, Università, Comune e Provincia. Agognato dagli studenti che avranno la possibilità di formarsi sul territorio. Agognato da tutti coloro che comprendono la portata del progetto, quello di una formazione che sarà però strettamente legata alla clinica, alla ricerca e ad uno sviluppo del territorio “tout court”. Un passo che forse non tutti i tarantini hanno compreso e che prevede, nel tempo, la creazione di un Campus bio medico. Una occasione fondamentale per movimentare il territorio, per frenare l’emigrazione degli studenti, per veder crescere la qualità dell’offerta di cura. Insomma una grande possibilità che i tarantini dovranno saper cogliere.
Le lezioni si terranno nella Cittadella della Carità, struttura che si presta forse anche meglio di altre già presenti per le sue caratteristiche: Padiglioni immersi nel verde che si sviluppano in senso orizzontale , ampi parcheggi sia all’interno che all’esterno della struttura, facilità di arrivo (essendo posizionata nel quartiere Paolo VI), una casa di cura accreditata, una RSA, un poliambulatorio, una mensa, diverse cappelle, un cappellano, una radio. “Chi verrà a frequentare qui non si troverà in una struttura di serie B – come è stato erroneamente percepito – afferma il presidente della Fondazione prof. Avv. Salvatore Sibilla – ma avrà la possibilità di frequentare le lezioni con gli stessi docenti di Bari, in un ambito più a “misura d’uomo”. Siamo soddisfatti -afferma a seguito dell’incontro ufficiale tenutosi a palazzo di Città che ha decretato l’avvio ufficiale del Corso di laurea, destinato a 60 studenti – e venerdì 18 ottobre avvieremo questo nuovo percorso alla presenza della massime autorità Accademiche e Cittadine”.
La presenza di un Corso di laurea in Medicina facilita, innegabilmente, una serie di rapporti con altre strutture sanitarie, e spinge a quell’innovazione che diventa fondamentale nel “prendersi cura”. Da parte della struttura ospitante arriva, attraverso il presidente Sibilla, tutta la disponibilità a collaborare alla funzionalità dell’attività, ricordando il grande sogno del fondatore mons. Guglielmo Motolese di potenziare l’offerta sanitaria e la didattica, poi rappresentato e continuato dall’arcivescovo mons. Filippo Santoro.
Taranto, 12 ottobre 2019