La Regione Puglia si deve impegnare “a confermare la vocazione turistica dei Comuni di Pulsano e Leporano che, nei periodi estivi, decuplicano il numero di abitanti a causa dell’elevata presenza di turisti e villeggianti e, quindi, a stabilire l’incompatibilità dell’impianto di compostaggio con la suddetta vocazione turistica e a prendere atto dell’esistenza di cause escludenti (così come indicate nel Piano regionale gestione rifiuti urbani) tali da impedire nel luogo individuato la realizzazione del suddetto impianto; a mettere in atto tutte le consequenziali azioni che escludano la candidatura del Comune di Pulsano”.
E’ quanto chiede nella mozione presentata oggi il consigliere regionale Gianni Liviano a proposito della realizzazione in contrada “La Palata”, a Pulsano in provincia di Taranto, di un impianto di compostaggio aerobico-anaerobico, per il trattamento dei rifiuti e la produzione di biogas.
“La vicenda dell’impianto di compostaggio a Pulsano – spiega il consigliere Liviano – è una vicenda che abbina alla mancanza di visione del futuro di quel pezzo di territorio (Pulsano e Leporano hanno un’evidente vocazione turistica), anche il rischio di gioco delle parti per conservare ruoli e relazioni. Inoltre – aggiunge il consigliere regionale tarantino – la realizzazione dell’impianto di compostaggio sembrerebbe violare quanto previsto nel Piano dei rifiuti per quanto riguarda la distanza minima da osservare di due chilometri dal centro abitato e di due chilometri e mezzo dai siti sensibili ovvero scuole, asili, strutture sanitarie con degenza, case di riposo. Cause escludenti, queste, che non sarebbero state tenute in debito conto nello studio preliminare affidato dal Comune di Pulsano. Non solo – prosegue Liviano – l’impianto potrebbe produrre emissioni odorigene e possibili impatti sulla salute. Per non parlare del fatto che si tratta, comunque, di un complesso dalla portata di 60mila tonnellate all’anno localizzato, secondo quanto mi dicono, in un’area agricola di pregio vocata alla produzione del vino primitivo oltre al fatto che la non completa osservanza di quanto previsto nel PRGRU esporrebbe sia il Comune di Pulsano che la Regione Puglia a contenziosi”.
La mozione presentata dal consigliere Liviano fa seguito all’audizione sulla vicenda dell’impianto di compostaggio, tenutasi su richiesta del consigliere regionale tarantino in Commissione Ambiente, del sindaco di Pulsano, Francesco Lupoli, e di Leporano, Vincenzo Damiano, del consigliere comunale di Pulsano Emiliano D’Amato e alla quale, seppure convocati, non hanno preso parte il direttore dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti, avv. Gianfranco Grandaliano, e il presidente della Regione, Michele Emiliano..
“Ho presentato questa mozione contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Pulsano – conclude Liviano – affinché si possa votare e fare chiarezza su una vicenda che vede all’interno della stessa giunta regionale posizioni contrastanti. Per cui, credo sia giunto il momento che ciascuno metta la faccia su questa vicenda”.
Di seguito il testo della mozione
Alla c.a.
presidente del Consiglio regionale
dott. Mario Loizzo
MOZIONE
OGGETTO: Realizzazione in contrada “La Palata” a Pulsano di un impianto di compostaggio aerobico-anaerobico, per il trattamento dei rifiuti e la produzione di biogas
PREMESSO CHE
- Il PRGRU della Regione Puglia approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 2014 del 2013 ha previsto per il territorio di Taranto la possibilità di dotarsi di un impianto di trattamento di FORSU verde ubicato nel territorio di Manduria;
- Con delibera n. 7 del 2014 l’Oga (organismo di gestione d’ambito), in seguito all’esaurimento dei volumi dell’impianto di discarica di servizio/soccorso sopra indicata, ha stabilito di procedere all’individuazione di un nuovo concessionario per l’impianto di Tmb e per la discarica di servizio non prevedendo la realizzazione di un impianto di compostaggio;
- Con delibera di giunta n. 36 del 25/03/2015 il Comune di Pulsano dava mandato al Responsabile dei Servizi Lavori Pubblici Ambiente ed Ecologia di valutare ed intraprendere tutte le iniziative necessarie per la redazione di uno studio preliminare di fattibilità tecnico, economico ed ambientale per la realizzazione di un impianto di compostaggio per il trattamento della FORSU nel territorio comunale in località “La Palata”;
- Con determina n. 122 del 15/07/2015 del Settore Lavori Pubblici del Comune di Pulsano si affidava l’incarico professionale per la redazione dello studio preliminare su citato allo “Studio Cincavalli – De Pascali Ingegneri Associati” con sede in Bari;
- In data 17/11/2015 Lo “Studio Cincavalli – De Pascali Ingegneri Associati” ha consegnato al Comune di Pulsano tale studio di fattibilità non evidenziando, nella soluzione proposta, alcun carattere ESCLUDENTE per gli impianti di compostaggio;
- Con delibera n 100 del 2016 il Comune di Pulsano approvava la proposta di project financing per la realizzazione di un impianto di trattamento Forsu da raccolta differenziata ubicato nel comune di Pulsano su terreno di proprietà comunale dichiarando il pubblico interesse alla proposta presentata dalle società Green project srl e Gifin srl per la realizzazione dell’impianto di compostaggio sui terreni di proprietà comunale cosi come indicati al foglio 1 p.lle 52 61 92 96 202 204 207;
- Con Determina Dirigenziale n. 314 del 20 dicembre 2017 il Dirigente Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche avviava una manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della FORSU.
- Che il Comune di Pulsano trasmetteva in data 25/01/2018 la propria candidatura come da delibera di G.M. n. 100/2016.
- Con determinazione dirigenziale n. 12 del 26/01/2018, pubblicata sul BURP n. 17 del 01/02/2018, venivano prorogati i termini di presentazione delle istanze e della relativa documentazione di cui all’Avviso: “Manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate”;
- Con la D.D. n. 81 del 21.03.2018 è stata, tra l’altro, nominata la Commissione tecnica per la valutazione delle istanze pervenute entro i termini previsti dalla D.D. n. 12 del 26/01/2018;
- La suddetta Commissione tecnica di valutazione si è riunita nelle date del 12 aprile 2018 e 22 maggio 2018 per l’esame delle istanze pervenute entro la data del 5 marzo 2018 e, in tale sede, ha preso atto che sono pervenute nove istanze tra cui quella del comune di Pulsano;
- Tra le 9 istanze pervenute, sei istanze soddisfacevano i requisiti di ammissibilità previsti (e tra queste quella del comune di Pulsano);
- Il Dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche nella determinazione dirigenziale n. 152 del 6 giugno 2018 indica come selezionati in via provvisoria ad ospitare sul proprio territorio impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate i Comuni di Soleto, Pulsano, Foggia, Melpignano, Brindisi e Nardò.
CONSIDERATO CHE
- Dal PRGRU (piano regionale gestione dei rifiuti urbani parte II) alla voce “Tutela della popolazione” si evince (come causa escludente) l’obbligo del rispetto di distanze dai centri abitati di almeno 2000 mt che nel caso della presenza di siti sensibili (come strutture scolastiche, asili, strutture sanitarie con degenza, case di riposo), diventano 2500 mt.;
- In caso di presenza di siti sensibili, non è prevista alcuna possibilità di deroga;
- Che tale impianto di compostaggio è definibile come “Impianto di recupero energetico” stante la forte propensione agli eco-incentivi esposta nel piano economico finanziario presentato dal Comune di Pulsano che prevede su 13 milioni di fatturato annuo oltre 7 milioni di euro di incentivi GSE e che quindi ricadendo nella sezione 2.1.3 del su citato PRGRU è soggetto anche al carattere ESCLUDENTE dell’ “Uso del suolo” in quanto ricadente in area di pregio agricolo DOC;
- Dall’allegato E1 “Inquadramento territoriale” presentato dalla stessa societa’ Gifin srl (e che a questa mozione si allega) risulta evidente che le distanze minime previste dal Prgru per i centri sensibili, non sono in questo caso rispettate;
- Che dagli allegati al progetto si evince come non siano neppure state rispettate le distante di rispetto dal vicino impianto di depurazione di proprietà AQP che, si ricorda, sono pari a 100 metri e come evidenziato dallo stesso Sindaco di Pulsano durante l’audizione in V Commissione lo scorso 02/10/2019.
RILEVATO CHE
- La relazione istruttoria di valutazione della proposta con protocollo n. 256/LL.PP. del 04/08/2019, a firma del Responsabile dei Servizio LL.PP., nelle conclusioni dichiarava ERRONEAMENTE, che la proposta presentata dalla Green Project srl e dalla GIFIN srl “Non presenta limitazioni dal punto di vista localizzativo avendo superato lo screening previsto dalla Parte II 02 del PRGRU”, in palese contrasto con quanto sopra evidenziato;
- La delibera di giunta municipale n. 100 del 05/08/2016 del Comune di Pulsano che dichiara il Pubblico Interesse alla realizzazione del suddetto Impianto di Compostaggio con proposta di Project Financing è quindi VIZIATA da tali conclusioni;
- Che anche il Dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche Ing. Giovanni Scannicchio nella determinazione dirigenziale n. 152 del 6 giugno 2018 con la quale approvava la graduatoria provvisoria alla realizzazione di tali impianti , nel processo verbale n. 1 del 12 aprile 2018 sulla scheda n.2 riguardante la proposta avanzata dal Comune di Pulsano, evidenzia il carattere ESCLUDENTE riferito alla “Tutela della Popolazione” per i centri abitati, ma NON FA CENNO ALCUNO proprio alla distanza dai siti sensibili non derogabili (già precedentemente ignorata sia dagli studi delle ditte che dalle valutazioni dell’ufficio LL.PP. del Comune di Pulsano) consentendo nei fatti che l’iter del suddetto impianto proseguisse con il sopra citato VIZIO.
PRESO ATTO CHE
La popolazione locale di Pulsano e di Leporano con i rispettivi comitati cittadini hanno evidenziato quanto sin qui erroneamente dichiarato agli uffici regionali palesando, ove ve ne fosse bisogno, l’errore commesso dai suddetti soggetti pubblici e privati.
Che gli stessi comitati evidenziano altresì la mancata individuazione di una ”macroarea”, come richiederebbe il procedimento, ma vincola l’ubicazione ad un sito ben preciso senza possibilità alcuna di individuazione di una allocazione alternativa sulla base delle valutazioni ambientali eventualmente effettuate.
Il Comune di Leporano in data 02/07/2019 con nota al prot. N. 7454 evidenzia anch’egli i vizi sopra citati DIFFIDANDO i soggetti interessati a procedere in tale iter amministrativo ed aggiungendo che lo stesso Comune di Leporano è stato tenuto del tutto all’oscuro di quanto sin qui svolto dal Comune di Pulsano per la realizzazione dell’Impianto di Compostaggio incurante delle ricadute dello stesso anche sui territori dei comuni limitrofi.
Sempre il Comune di Leporano in data 25/09/2019 all’unanimità votava una mozione con atto di indirizzo contrario alla realizzazione dell’impianto dando mandato al Sindaco di procedere anche attraverso azioni giudiziali, ove fosse necessario, nei confronti di tutti i soggetti che intendono andare avanti sull’impianto.
RITENUTO CHE
I gravi vizi di legittimità sopra esposti nell’iter amministrativo espongono il Comune di Pulsano con la sua delibera di G. M. n. 100/2016 e la Regione Puglia con la determina n. 152/2018 del Dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche alla possibilità di pericolosi contenziosi economico/finanziari sia nei riguardi di una eventuale ditta appaltatrice (come già accaduto in altri territori pugliesi), sia nei riguardi dei cittadini che degli enti pubblici come il Comune di Leporano che si ritenessero colpiti nei propri interessi generando anche possibili responsabilità amministrative e penali nei confronti dei responsabili del procedimento.
IMPEGNA IL PRESIDENTE E IL CONSIGLIO REGIONALE A
1) CONFERMARE LA VOCAZIONE TURISTICA DEI COMUNI DI PULSANO E LEPORANO CHE NEI PERIODI ESTIVI DECUPLICANO IL NUMERO DI ABITANTI A CAUSA DELL’ELEVATA PRESENZA DI TURISTI E VILLEGIANTI
2) STABILIRE L’INCOMPATIBILITÀ DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO CON LA SUDDETTA VOCAZIONE TURISTICA
3) PRENDERE ATTO DELL’ESISTENZA DI CAUSE ESCLUDENTI (così come indicate nel PRGRU) tali da impedire nel luogo individuati la realizzazione del suddetto impianto di compostaggio;
4) METTERE IN ATTO TUTTE LE CONSEQUENZIALI AZIONI CHE ESCLUDANO LA CANDIDATURA DEL COMUNE DI PULSANO IN QUANTO NON RECEPIBILE PER LE MOTIVAZIONI SOPRA ESPOSTE.
Bari, lì 11/10/2019
dott. Giovanni Liviano D’Arcangelo