“Ciò che mi sta a cuore è che ArcelorMittal rispetti il territorio e il sistema delle imprese locali. Occorre però queste facciano sistema tra loro. La vera scommessa è che il tessuto locale delle imprese dell’indotto ex Ilva sia competitivo e che, a parità di offerte, di beni e servizi offerti, di qualità delle prestazioni chi opera sul territorio debba avere priorità sulle altre”.
È stata questa la proposta che il consigliere regionale Gianni Liviano ha lanciato ai rappresentanti di ArcelorMittal, ing. Pasi e dott. Rodriguez, presenti questo pomeriggio in audizione in IV commissione consiliare Attività produttive, su richiesta dello stesso esponente tarantino (all’incontro erano presenti anche i rappresentanti di Confindustria Taranto, Camera di commercio di Taranto, Casartigiani Taranto insieme alla sezione Autotrasportatori, Confartigianato, Confcommercio e Confapi).
“Sia ben chiaro – ha aggiunto Liviano -, qui nessuno viene con il cappello in mano. Credo che lo sforzo della politica debba essere quello di mettere a sistema, di far incontrare, le necessità di acquisto di Arcelor con l’offerta dell’indotto che va resa coerente con le necessità della stessa Arcelor e competitiva con il mercato. Per questo ho chiesto al direttore Acquisti di ArcelorMittal, Rodriguez, che ci dicesse di cosa l’azienda ha bisogno, quali sono i prezzi d’acquisto e, sulla base di questo, capire se, e in che maniera, le imprese locali possono essere competitive sul mercato e diventare interlocutori dell’impresa siderurgica. Inoltre – ha poi concluso Liviano – crediamo che ci debba essere un’interlocuzione continua di ArcelorMittal non solo con Confindustria bensì anche con le altre associazioni datoriali del territorio. Le piccole e medie imprese locali vanno tutelate e insieme ad esse l’intero sistema economico locale e occupazionale”.