A seguito delle nuove problematiche sugli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale) che, come denunciato in più occasioni e da più parti, al momento non sono ancora affidabili e quindi con possibili gravi conseguenze, anche patrimoniali, per i contribuenti, le nove sigle Sindacali di categoria hanno indetto uno sciopero Nazionale che riguarderà la sospensione di alcune attività così articolate:
1) invio del Modelli F24 (dei soli Commercialisti) dalle ore 24 del giorno 29/09/2019 alle ore 24 del giorno 01/10/2019;
2) Astensione dalle udienze presso le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali dalle ore 24 del giorno 29/09/2019 alle ore 24 del giorno 07/10/2019.
Le doglianze dei Commercialisti in merito agli ISA sono state anche recepite e condivise dal Garante del Contribuente, che ha chiesto anche interventi normativi urgenti al Governo. In realtà gli ISA, per i quali i Commercialisti chiedono la disapplicazione per l’anno 2018, ovvero il loro utilizzo al solo fine statistici, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso atteso che, ancora una volta, viene disatteso lo statuto dei diritti dei contribuenti. I Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili iscritti all’Albo sono 118.639 dislocati su tutto il territorio nazionale per un totale di 238.000 unità occupate; concorrono alla creazione del valore aggiunto nazionale in misura pari allo 0,8% del PIL. I Commercialisti svolgono numerose attività a sostegno e a supporto dell’economia italiana e del sistema produttivo del Paese:
Su circa 6 milioni di contribuenti circa il 75% di essi adempiono ai propri obblighi fiscali per il tramite del Commercialista;
Su un gettito fiscale complessivo di circa 178 miliardi di euro, alle casse dello Stato affluiscono circa 134 miliardi di euro per il tramite dell’attività di Consulenza e assistenza fiscale presentata dai Commercialisti.
Altrettanto significativi sono i numeri che riguardano il ruolo di controllo di legalità nelle società di capitali. I dati sopra riportati confermano che i Commercialisti sono utili ai Cittadini, alle Imprese, alle Istituzioni alla Comunità. Pertanto in ragione della loro professione e del loro ruolo nel paese, i commercialisti chiedono anche una serie di azioni sinergiche che mettano al centro:
a) la valorizzazione delle competenze
b) il riconoscimento del ruolo svolto
c) il sostegno ai processi di aggregazione professionale
d) l’intervento sistematico per una effettiva e non solo nominale semplificazione normativa.
“Mi auguro una ampia e diffusa partecipazione attiva alle attività previste dall’estensione collettiva – afferma il presidente dei commercialisti di Taranto Cosimo Damiano Latorre – secondo le istruzioni operative diramate dalle sigle Sindacali di categoria. I Commercialisti di Taranto dicono basta ad una serie innumerevole di provvedimenti normativi ed adempimenti (alcuni duplicati e altri non utili agli scopi dichiarati) scaricati sulla testa dei contribuenti e dei professionisti che quotidianamente li assistono e chiudono di essere ascoltati dal Governo che molto spesso disattende le loro proposte utili al paese”.
Taranto, 27 settembre 2019
Il Presidente
Dott. Cosimo Damiano Latorre