A due anni dal grave incidente arriva la convocazione in nazionale
Due anni fa la nota atleta massafrese Luisa Zecchino fu vittima di un terribile incidente, mentre si allenava venne investita da un’auto.
Dopo un lungo percorso riabilitativo e tanto allenamento, è tornata in forma ed ha ripreso a gareggiare.
Di recente è arrivata la convocazione ufficiale in Nazionale Italiana per i mondiali IAU che si svolgeranno il 26 e 27 ottobre prossimi in Francia, più precisamente ad Albi.
L’atleta portacolori dell’a.s.d. “Team Pianeta Sport Massafra”, non nuova alla maglia azzurra, è tra le migliori ultramaratonete nella classifica mondiale. Ricordiamo che Luisa Zecchino ha già indossato la maglia della Nazionale in occasione di altre competizioni mondiali ed è, da diversi anni, uno degli elementi di punta della squadra italiana.
La squadra azzurra è composta da 15 atleti, 8 sono gli uomini e 7 le donne: Paolo Bravi (Grottini Team), Matteo Ceroni (Atletica Albore Martellago) Matteo Grassi (Spirito Trail ASD), Nicola Leonelli (Bergamo Stars Atletica), Enrico Maggiola (Bergamo Stars Atletica), Stefano Romano (Giro D’Italia Run), Paolo Rovera (A.S.D.Dragonero); Luca Verducci (Grottini Team), Lorena Brusamento (G.S. Gabbi), Eleonora Rachele Corradini (Impossible Target), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Serena Natolini (Bergamo Stars Atletica), Sara Trevisan (#faisenzadire ASD) e Luisa Zecchino (Team Pianeta Sport Massafra).
Dal presidente dell’a.s.d. “Team Pianeta Sport Massafra” Marianna Fiorillo un commento sulla nuova convocazione di Luisa Zecchino in nazionale: «Le auguro il più forte in bocca al lupo per questo nuovo esordio in maglia azzurra ed esprimo a nome di tutta la società infinita stima e immenso affetto per quest’atleta d’acciaio, capace di ispirare ognuno di noi a credere che tutto è possibile.»
Proprio la presidente Fiorillo ha raccolto il racconto di Luisa Zecchino dal quale emerge la sua tempra d’acciaio che l’ha portata alla rinascita.
“Luisa Zecchino: una vita per la corsa, una corsa per la vita” questo il titolo della ricostruzione firmata Fiorillo che presenta non solo l’atleta ma anche la donna Zecchino.
«Luisa Zecchino – si legge nella parte introduttiva – nasce a Massafra l’11 dicembre, classe ‘67, atleta per passione, una vita spesa a macinare chilometri, tesserata dal 2015 con a.s.d. “Team Pianeta sport”, pluricampionessa delle ultramaratone e annoverata al 5° posto nel ranking mondiale femminile, detentrice di record italiani sulle lunghissime distanze e maglia azzurra della Nazionale Italiana di Ultramaratona, di cui è specialista della 24ore, alla vigilia dei 50anni aveva già vinto tutto: dalla suggestiva 100 km nel Sahara alla prestigiosa Spartathlon, ma negli occhi cervone ci sono da tanti progetti ambiziosi da realizzare. Non voleva fermarsi Luisa Zecchino: questa “mamma d’acciaio” mai avrebbe potuto immaginare che il destino la mettesse davanti alla sfida più difficile che era la sua stessa vita, trasformandola in un monumento alla resilienza. Oggi è pronta a raccontare la sua rinascita, ripartendo proprio ad un passo dal baratro: 16 ottobre 2017».
«…era un giorno come tanti – esordisce Luisa Zecchino – ma questa data rimarrà impressa nei miei ricordi come un marchio a fuoco, indelebile sino alla fine dei miei giorni. Da quel giorno la mia vita è cambiata e mi sforzo costantemente di lasciarmi alle spalle i pensieri negativi, alla ricerca del benessere, di tutto ciò che mi fa star bene.
Purtroppo quella mattina ho avuto un tragico incidente sulla strada di Parco di Guerra, alla periferia di Massafra: sono stata investita da un auto in corsa mentre mi allenavo come facevo sempre, da moltissimi anni. La corsa di fondo è la mia passione, fatta di tanti km. Quel giorno il destino ha fermato la mia corsa, e il conseguente fiume di allenamenti, gare, campionati.
Per alcuni giorni sono rimasta sospesa tra la vita e la morte: ho riportato numerose fratture in tutto il corpo, gravi lesioni agli organi interni e un importante trauma cranico.
Ho passato 5 mesi in clinica tra numerosi interventi, trasfusioni, giornate infinite attaccata costantemente alle flebo, sprofondata in un letto di ospedale tra rianimazione, reparto ortopedico e terapia riabilitativa.
Il 16 Ottobre 2017 ho cominciato la mia lotta: era questa la gara più importante della mia vita e dovevo vincerla!!!
Ho vissuto momenti difficili, rabbia e sconforto si alternavano, temevo di non poter fare più ritorno a casa, che tutto sarebbe finito, ma non potevo accettarlo: ho stretto i pugni, mi sono impegnata duramente, ogni giorno facevo progressi inaspettati che sorprendevano gli stessi medici ma non me: il mio scopo era tornare a correre e indossare nuovamente la mia amata maglia azzurra nelle gare di resistenza, di 24 h di corsa su strada, la mia specialità.
Sono stata dimessa a febbraio del 2018 ed ogni giorno, con qualsiasi condizione atmosferica, mi sono allenata per tornare a poggiare i piedi sull’asfalto, sentire il vento sulla pelle, il sudore e la fatica che mi facevano sentire viva, per riappropriarmi dello spazio e del tempo. Ho partecipato a numerose gare ma solo per arrivare ad avere la condizione fisica ed organica per poter correre ancora una volta una 24 h di corsa.
A settembre 2018 partecipo ad un campionato nazionale italiano di 100 miglia perché volevo testarmi su questa distanza che si avvicina come kilometraggio ad una 24 h di corsa. Vinco il campionato con 163 km, soddisfatta sono sempre più decisa ad andare avanti.
Ad ottobre 2018, precisamente ad un anno giusto dal mio incidente, partecipo ad un campionato italiano di 50 miglia e 24 h di corsa su strada: percorro 182km e salgo sul podio con un bronzo: torno a casa con un ricco bottino di medaglie e con la maglia di Campione Italiano Master; ero felice ed emozionata, ripensavo a tutti quei giorni terribili passati in clinica e alla determinazione che mi accompagnò per lottare e rialzarmi.
Dopo un periodo di riposo, a marzo 2019 ricomincio con gli allenamenti e le mie gare che vanno da un minimo di 60km ad un massimo di 100 km.
Il primo giugno 2019 partecipo ad un’affascinante gara di resistenza “Race Across Apulia” che si snoda tra le bellissime città del Salento e le suggestive campagne e stradine della valle D’Itria, sino ad arrivare tra i trulli di Alberobello: corro per 12 h percorrendo la distanza Lecce – Alberobello e vinco la gara!
A completare la mia riconquista, dopo pochi giorni arriva la mia convocazione in nazionale per i prossimi Campionati Mondiali in Francia che si terranno ad Ottobre nella città di Albi, a sud della Francia, nei Pirenei.
Questa coincidenza del destino mi riporta ad indossare nuovamente la tanto desiderata maglia azzurra nel luogo dove ho già disputato i Mondiali nel 2016 nel ruolo di capitana della Nazionale Italiana di Ultramaratona.
A questo punto posso solo confermare quanto sia stata fortunata poiché mi è stata data una seconda possibilità in tutte le sfaccettature della mia vita; ma la vittoria più bella e più importante della mia vita è aver avuto la possibilità di poter riabbracciare i miei cari, riabbracciare i miei figli.
La vita di ognuno di noi è costellata di ostacoli ed è importante riuscire a superare ogni avversità, perché è bello risvegliarsi la mattina ed aprire gli occhi su questo meraviglioso mondo.
Ci tengo anche a ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicino: i familiari, gli amici, il mio Team, il mondo sportivo delle ultra. Nei momenti difficili ho sentito fortemente tutto l’abbraccio del mio paese: grazie Massafra!!!»
Tutto è bene quel che finisce bene si potrebbe concludere alla luce del difficile percorso di “riconquista” che oggi si completa con il tassello della convocazione in Nazionale a realizzazione del sogno di Luisa Zecchino, orgoglio massafrese.