“Da commercialista qual sono sento di esprimere vicinanza e solidarietà all’Ordine nazionale e provinciale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili impegnati, con le sigle sindacali di categoria, nella protesta che sfocerà nello sciopero previsto per il 30 settembre e il primo ottobre, giorni in cui i professionisti non invieranno i modelli F24 degli iscritti al Consiglio nazionale e non prenderanno parte alle udienze, dal 29 settembre al 7 ottobre, presso le commissioni tributarie provinciali e regionali”.
Così Gianni Liviano, consigliere regionale, a proposito della protesta dei commercialisti. Tre sono le richieste espresse dalla categoria: la disapplicazione degli Isa, gli indici sintetitici di affidabilità fiscale per il 2018 che hanno sostituito gli studi di settore, o quanto meno la loro applicazione facoltativa; il rispetto dello Statuto del contribuente; la consultazione della categoria nella formulazione di norme e procedure che la riguardano.
Per quanto riguarda gli Isa, spiega Liviano, già da diversi mesi “come commercialisti, attraverso i nostri Ordini, abbiamo fatto presente le numerose difficoltà operative del software appositamente predisposto per calcolarli. Tutto ciò – aggiunge Liviano – potrebbe comportare gravissime conseguenze per le imprese. Il ricorso a questa estrema forma di protesta, si è resa necessaria per dare un segnale estremo e tangibile di un malessere che incide, ormai, da troppo tempo”.