“A quasi un anno dall’interrogazione presentata per chiedere il monitoraggio degli impianti che potrebbero essere la causa delle emissioni odorigene persistenti nell’abitato di Manduria, ci saremmo aspettati una risposta chiara da parte dell’assessore all’Ambiente Stea. Invece siamo ancora in attesa di sapere se l’impianto di compostaggio Eden 94 abbia ottemperato a tutte le prescrizioni previste dall’AIA regionale, a cui si sarebbe dovuto adeguare entro lo scorso marzo. L’assessore ci ha assicurato una risposta scritta il prossimo venerdì e auspichiamo che rispetti l’impegno preso. È necessario dare al più presto chiarimenti alla popolazione sia sull’origine che sulla eventuale pericolosità delle emissioni, con cui da anni sono costretti a convivere”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante in seguito alla discussione in aula dell’interrogazione depositata il 18 ottobre del 2018 sulle emissioni odorigene nell’abitato di Manduria.
“L’assessore ci ha spiegato – continua Galante – che gli uffici sono in attesa di ricevere la documentazione dell’Arpa sui controlli svolti a giugno 2018 sull’impianto di biostabilizzazione e discarica gestito da Manduriambiente, mentre per quanto riguarda il monitoraggio del solfuro d’idrogeno effettuato sul depuratore comunale i dato sono stati trasmessi al servizio tutela delle acque dell’assessorato ai lavori pubblici, a cui invierò una PEC per richiedere i dati aggiornati. È inaccettabile che i cittadini ancora non sappiano la provenienza delle emissioni, particolarmente intense a seconda della direzione del vento, che causano anche malesseri fisici come tosse e vomito. Una situazione – incalza il pentastellato – che potrebbe peggiorare se davvero venisse realizzato il mega impianto di compostaggio a Pulsano, contro il quale ci stiamo battendo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Non possiamo permettere a nessuno di poter pensare di fare affari non tenendo conto della tutela della salute dei cittadini”.