La segnalazione da parte di ARPA relativa allo sforamento dei limiti di emissione non può che destare preoccupazione.
Pertanto, in attesa degli approfondimenti tecnici, è necessario far notare quanto importante sia l’argomento della immunità seppur parziale di cui dal 6 settembre gode il Gestore, poiché essa non deve in alcun modo evitare l’applicazione del principio di “chi inquina paga” né mettere lavoratori e cittadini in pericolo.
Oggi scade l’immunità totale regalata dal governo Renzi, ed inizia un nuovo percorso sanzionatorio che dipenderà dal rispetto del Piano Ambientale.
Non siamo affatto d’accordo neppure a una immunita parziale in quanto viola direttive europe ed è incostituzionale. Ma è comunque necessario precisare che anche quando riusciranno a dimostrare che eventuali violazioni dipendono dall’applicazione del Piano, sono comunque tutelate la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini con i mezzi a disposizione della pubblica amministrazione e degli enti locali.
È importante che gli enti di controllo approfondiscano i dettagli dell’accaduto, le motivazioni e gli inquinanti emessi al fine di tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salute pubblica, permettendo a chi di dovere di emanare provvedimenti anche in urgenza.
Intanto il nuovo Governo si adoperi per rendere obbligatoria la Valutazione del danno sanitario preventivo e attuare la revisione dell’ AIA, che, viste le condizioni fatiscenti,ritengo sia da revocare.
Rosa D’Amato
Eurodeputata del Movimento 5 Stelle