Gentilissimo Presidente Mattarella,
apprendiamo dalla stampa che con la sua firma ha emanato il nuovo Decreto Legge “Misure urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione di crisi aziendali” già approvato dal Consiglio dei Ministri il 6 agosto scorso. Lo stesso decreto contiene un articolo, “Disposizioni urgenti in materia di Ilva spa”, che concede l’immunità penale ai gestori dello stabilimento nelle more dell’attuazione del piano ambientale. Inoltre i Commissari di Governo a capo dell’Amministrazione straordinaria di Ilva hanno impugnato il provvedimento di spegnimento della Procura di Taranto che ordina lo spegnimento dell’altoforno 2. Questo altoforno ha già provocato la morte di un operaio e per il giudice che ha rigettato la richiesta di facoltà d’uso inoltrata dai commissari questo altoforno rappresenta un pericolo per per la sicurezza degli operai e non ci sono ragioni adeguate per differirne lo spegnimento. Tutto ciò rappresenta l’ennesima opposizione del Governo all’azione della Magistratura tarantina che applica la Legge, L’ennesimo schiaffo ai Diritti dei cittadini di Taranto, Diritti violati e per i quali questo Governo è stato già condannato quest’anno dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. I genitori del Comitato Niobe torneranno a denunciare alla stessa Corte che l’azione politica del Governo italiano continua ad emanare leggi che violano i nostri diritti anche dopo l’ultima condanna che aveva interessato l’azione delle legislature precedenti.
Lei è il primo Presidente della Repubblica ad essere anche magistrato costituzionalista ed ha firmato l’ennesimo decreto che è in netto contrasto con la nostra Carta Costituzionale, ad iniziare dall’articolo 32 che tratta di tutela della salute. Siamo enormemente dispiaciuti per non aver ricevuto risposta alla nostra precedente missiva dove ponevamo il focus sui nostri bambini e sulle strutture ospedaliere locali che accolgono quelli in cura per patologie, così come narra la più recente letteratura scientifica, correlate all’inquinamento. Saremo addolorati in eterno per la morte dei nostri figli e siamo addolorati ancor di più oggi perché a Taranto la Costituzione è stata cancellata per l’ennesima volta. Non ci potrà mai essere dialogo istituzionale corretto se è lo stesso Governo che dimostra violenza nei confronti dei cittadini e questa violenza provoca malattia e morte a favore di interessi politici ed economici.
Per il comitato Niobe
Angelo Di ponzio