Ricevere l’elenco di beni e servizi che ArcelorMittal acquista, sapere quali sono i fornitori e quali sono i prezzi d’acquisto e capire se, e in che maniera, le imprese locali possono essere competitive sul mercato e diventare interlocutori dell’impresa siderurgica.
Sono queste le domande che il consigliere regionale Gianni Liviano propone nella richiesta di audizione, avanzata oggi al presidente della IV commissione consiliare, Donato Pentassuglia, del direttore acquisti di ArcelorMittal Italia e del presidente della Camera di Commercio di Taranto nonché dei presidenti delle associazioni di categoria Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcooperative e Confcommercio.
“Apprendiamo dalla viva voce degli imprenditori e dalla stampa che le imprese dell’indotto-appalto di ArcelorMittal vivono un periodo di grande difficoltà. Come si evince dagli articoli di stampa, – sottolinea Liviano – il prossimo 30 settembre taluni contratti in scadenza delle imprese locali potrebbero non essere rinnovati. Questo perchè ArcelorMittal sta operando una nuova politica nel settore dell’appalto, che sarebbe affidato a società e consorzi partecipate del gruppo, che prevede tagli consistenti ai costi con il conseguente impatto negativo sull’indotto locale. Questa situazione rischia di portare ad un’emorragia di licenziamenti, peraltro in alcuni casi già annunciati, che potrebbe arrivare a toccare le complessive 500 unità e forse anche più se si considera le numerose imprese che operano nel settore dell’appalto e dell’indotto. Una situazione preoccupante. Credo che lo sforzo della politica debba essere quello di mettere a sistema, di far incontrare, le necessità di acquisto di Arcelor con l’offerta dell’indotto che va resa coerente con le necessità della stessa Arcelor e competitiva con il mercato. Le piccole e medie imprese locali vanno tutelate e insieme ad esse l’intero sistema economico locale. Per questa ragione – conclude Liviano – ho chiesto l’audizione del direttore acquisti di ArcelorMittal Italia, del presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, e dei presidenti delle associazioni di categoria”.