Si può individuare una sorta di felice coincidenza nel fatto che nella città greca di Patrasso si è svolta la cerimonia che ha individuato Taranto come sede dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Taranto, fondata dagli Spartani nell’VIII secolo a.C., diventerà erede dei Giochi Olimpici del Mediterraneo. C’è da augurarsi, perciò, che i Giochi del 2026 siano un auspicio di pace (dato che anticamente durante i giochi olimpici venivano sospese tutte le guerre) e anche una riscoperta dei fasti della Magna Grecia.
La città, grazie alla sua posizione strategica, divenne fra le più importanti della Magna Grecia, affermandosi come un importante centro economico e culturale, che diede i natali a grandi intellettuali come di Archita, filosofo e matematico, Aristosseno, compositore e filosofo, e Livio Andronico, poeta e drammaturgo.
Fu l’ultima città della Magna Grecia a cadere in seguito all’espansione di Roma. Ma anche se sconfitta, continuò a esercitare una grandissima influenza culturale sul resto dell’Italia meridionale e sulla stessa Roma; la sua immagine di quel tempo era di un luogo contraddistinto da opulenza e da grandi bellezze naturali, celebrate da Orazio in una sua celebre poesia che loda il miele, l’olio e il vino dell’Aulone (secondo alcune ipotesi, forse Monte Melone, una piccola altura nei pressi della marina di Pulsano), e un luogo “dove Giove offre primavere lunghissime e tiepidi inverni”.
Ma Taranto dette i natali anche ad atleti le cui gesta divennero leggendarie in tutto il mondo greco, come Icco, il cosiddetto Atleta di Taranto, fondatore della ginnastica medica e della dieta atletica. Vincitore del Pentathlon nella 77ª Olimpiade (472 a.C.), a testimonianza di questa sua vittoria, gli venne dedicato un monumento nel tempio di Giunone a Olimpia .
Il sarcofago del famoso Atleta di Taranto è esposto oggi nel Museo nazionale archeologico di Taranto.
Anche per celebrare l’antica appartenenza di Taranto alla civiltà greca, i Giochi del 2026, seguendo l’esempio della staffetta della torcia olimpica, si apriranno con un viaggio a tappe che toccherà tutti i Paesi del Mediterraneo, utilizzando imbarcazioni storiche e ripercorrendo viaggi epici e mitologici che accompagnano la cultura di quello che fu poi chiamato “Mare Nostrum”.
Un viaggio di pace e un messaggio di speranza e di civiltà per tutti i popoli che si affacciano su questo nostro mare così carico di storia.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia