Il Comune di Martina avrebbe affidato al mondo dei volontari un servizio di controllo sull’efficienza della raccolta differenziata, ma la CGIL si pone alcune domande.
Innanzitutto come si giustifica questo affidamento premesso che il servizio toccherebbe ai lavoratori, al Comune e alla Monteco, affidataria dell’appalto? Perché questo – dicono dalla CGIL – vorrebbe dire sia violare il capitolato d’appalto sia spendere soldi pubblici in più per attività già prevista. Per questo motivo la Cgil e la Funzione Pubblica Cgil hanno chiesto un urgente incontro con sindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Martina Franca, per venire a capo dell’incresciosa questione di cui il sindacato è venuto a conoscenza solo attraverso la stampa.
“Al riguardo si rileva come si tratta di attività riconducibili a profili professionali dei lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti, con conseguenti ricadute sulla attività degli stessi. Il Capitolato Speciale di Appalto attribuisce espressamente ad organi della P.A. in concorso con gli operatori del settore; quindi, si pongono non solo problemi sul piano del rispetto del CCNL dei lavoratori dell’igiene, ma anche di rispetto dei documenti contrattuali adottati dal Comune di Martina Franca e che dovrebbero regolare il servizio. Ci sembra che si impegnino risorse economiche aggiuntive per attività già finanziate nel planning finanziario sotteso all’intero appalto”, spiega Cosimo Sardelli, segretario provinciale FP Cgil.
La vicenda però si connota anche di un giallo: quali sono le organizzazioni sindacali con il quale il Comune dice di essersi confrontato se non è mai arrivata nessuna convocazione?
“A noi non risulta nessuna convocazione al riguardo negli ultimi dodici mesi. Certi che tale affermazione sia un mero refuso, in quanto, in caso contrario, saremmo di fronte ad una chiara violazione del principio di parità nei rapporti del Comune di Martina Franca con le organizzazioni sindacali. Chiediamo urgenti chiarimenti in quanto il tema è di profonda delicatezza per il territorio, dato che parliamo di un servizio che intreccia il lavoro degli operatori e le azioni dei cittadini”, commenta infine Giovanni D’Arcangelo, segretario confederale Cgil di Taranto.