“Il MoVimento 5 Stelle sta portando avanti con grande responsabilità il percorso intrapreso 14 mesi fa e interrotto da Matteo Salvini per il suo egoismo e la sua codardia nell’andare fino in fondo. La crisi di governo che ha provocato tradendo tutti i gli italiani rischia di vanificare il lavoro di mesi per risolvere le numerose vertenze che coinvolgono centinaia di lavoratori, ad esempio quelli di Mercatone Uno, i poligrafici e i lavoratori della vigilanza privata per cui stavamo lavorando a tutti i livelli in Puglia e a Roma; per il Tavolo istituzionale permanente di Taranto; per i contratti di sviluppo di Brindisi, Lecce e Foggia, per il supporto agli agricoltori colpiti dalla xylella e stiamo provando in tutti i modi a evitarlo.
A livello nazionale vige il sistema proporzionale reso confuso dalla legge elettorale votata anche dalla Lega, per cui una maggioranza tra le diverse forze politiche va trovata in Parlamento, diversamente da quello che accade per le Regioni dove chi vince ha automaticamente una maggioranza dei seggi che gli consente di governare in autonomia. In Puglia come in tutte le altre Regioni continueremo ad essere l’alternativa alla vecchia politica di destra e sinistra. A differenza del centrodestra infatti, noi non abbiamo accettato le poltrone offerte da Emiliano che, in un sistema maggioritario, servono solo a mettere a tacere una forza di opposizione. Schittulli, Cassano, Di Cagno Abbrescia, Stea e Spina sono solo alcuni esempi di incarichi affidati al centrodestra da Michele Emiliano. Non ci sono poltrone accettate dal Movimento 5 Stelle che per questo può continuare a fare opposizione dura e irriducibile, sia denunciando che avanzando proposte per risollevare una terra meravigliosa, ferma da 4 anni a causa dell’immobilismo di Emiliano. Chi ci accusa di inciuci appartiene a quella stessa forza politica che alle scorse europee ha incassato l’appoggio dell’allora assessore Di Gioia, candidato al Comune di Foggia con una lista civica di centrosinistra e consigliere regionale saldamente tra i banchi della maggioranza. La stessa forza politica che quando sedeva tra i banchi del Consiglio non ha voluto firmare la mozione di sfiducia per Emiliano. Capiamo il tentativo di cercare di sviare l’attenzione dal tradimento agli italiani fatto da Matteo Salvini, ma quando parla di inciuci l’onorevole Sasso dovrebbe per prima cosa guardare in casa sua”.