Personalmente, da assessore regionale di Articolo Uno e con l’ausilio di tutto il partito pugliese, dal regionale col segretario e collega consigliere capogruppo Ernesto Abaterusso, passando per il provinciale col segretario Massimo Serio sino alla sezione di Pulsano, da più di un anno, ci interessiamo alla questione stimolando approfondimenti per contrastare la decisione della Amministrazione comunale pulsanese di realizzare, in contrada La Palata, un enorme impianto di trattamento dei rifiuti della Forsu (compostaggio) e produzione di biometano.
La posizione che ho e che abbiamo ribadito in tutte le sedi, compreso il Consiglio comunale di Pulsano con la nostra consigliera capogruppo Paola Attrotto e col nostro candidato sindaco da noi sostenuto, capogruppo di Pulsano Bene Comune, Emiliano D’Amato, è di netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto, per una serie di argomentazioni che reputo mostrino la irragionevolezza di una simile scelta rispetto alle possibili prospettive future per il paese.
Nei mesi scorsi ho affiancato comitati e associazioni di cittadini nella loro protesta e a tal proposito ho promosso un incontro tecnico a livello regionale, con i comitati e i rappresentanti dei Comuni coinvolti, al fine di focalizzare l’attenzione sulle perplessità e criticità rilevate dai cittadini .
Sulla questione ritengo sia utile, da parte delle forze politiche del territorio, una riflessione seria senza lasciar prevalere pretestuose polemiche.
Per profondo senso di responsabilità, nelle scorse settimane ho accolto l’invito al tavolo di confronto organizzato, seppur tardivamente, dal Sindaco Lupoli per analizzare l’impatto dell’impianto stesso sul territorio, e vi ho partecipato, perchè ritengo che mai debba essere negata ai cittadini la possibilità di ulteriore approfondimento soprattutto di aspetti che riguardano la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
In tale sede ho sottolineato chiaramente gli elementi di criticità dell’impianto stesso, sia in riferimento alle distanze, sia alla ubicazione che, nello specifico, sarebbe in una zona agricola di pregio, ove viene prodotto vino Primitivo DOP, che contribuisce ad accrescere il tessuto economico e il prestigio sociale del nostro territorio.
Durante l’incontro ho posto come condizione imprescindibile per seguire l’approfondimento proposto dal Sindaco Lupoli , la sospensione del procedimento amministrativo fino all’esito della verifica stessa, chiedendo che questa riguardi non solo gli aspetti scientifico-ambientali ma anche quelli normativi, nella fattispecie il rispetto delle norme del PRGRU.
In tale contesto si è dunque inserita la richiesta di sospensione dell’iter amministrativo, ribadisco solo in tale contesto che quindi non è da intendersi, come alcuni pretestuosamente hanno fatto, come alternativa a quella di revoca della manifestazione di interesse, tutt’altro!
Pertanto contrarietà piena all’opera!
Occorre rispondere alle perplessità dei cittadini pulsanesi che chiedono tutela del territorio e della salute e pretendono inconfutabile legittimità degli atti e assoluta trasparenza:per questo abbiamo chiesto la revoca della manifestazione di interesse e, come già indicato, non abbiamo mancato di pretendere dal sindaco la sospensione come presupposto per ogni approfondimento che egli propone, per evitare sottili trucchi che potrebbero portarci fuori strada.
Di fatto però occorre anche constatare che purtroppo a distanza di venti giorni da tale incontro e dunque dalla richiesta di sospendere l’iter, ancora nessun cenno è giunto da Lupoli. Ci chiediamo dunque se il percorso di approfondimento proposto sia frutto di una reale volontà del Sindaco di rivedere e riflettere sull’impianto o se fosse un tentativo dilatorio senza intenzione di ottemperare alla richiesta di sospensione della procedura, dato il riscontro nullo rilevato finora.
Nell’evidente limpidezza di tale posizione, ribadisco la contrarietà ad una scelta operata dall’Amministrazione pulsanese ,che reputo in contrasto con il riconoscimento di città a vocazione turistica e di città d’arte e in contrasto con le tradizionali vocazioni culturali di un territorio che vive di turismo, di agricoltura, di artigianato.
Il mio e quello di Articolo Uno è un atteggiamento che dimostra ampiamente da che parte stiamo e lo dimostra il sostegno a molte comunità sulle questioni ambientali in provincia di Taranto, non ultima quella di Grottaglie, senza dimenticare Massafra, Lizzano, Ginosa e Statte, che nel corso di questi anni hanno sempre visto il sottoscritto e Articolo Uno attivamente impegnati a difendere i territori dalla presenza di impianti per smaltimento di rifiuti, convinti che Taranto e la sua provincia non possono subire quest’inspiegabile appesantimento del fattore di pressione.
Pertanto ribadisco il mio concreto e serio impegno contro la realizzazione dell’impianto stesso,con la consapevolezza che su tale tema si stia decidendo il futuro di una terra e di molte comunità,a partire da Pulsano e Leporano. Io ed il mio partito non lasceremo sole le nostre comunità.
Già nei prossimi giorni incontrerò su tale questione il Presidente Emiliano, la Capo Dipartimento Ambiente della Regione Puglia, Ing. Barbara Valenzano, ed il Capo Sezione Ciclo dei rifiuti, Giovanni Scannicchio, per determinazioni sul tema.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia