Nella Conferenza dei Capigruppo del 28 agosto scorso il Presidente del Consiglio Comunale e i consiglieri di maggioranza hanno replicato un indecente ed arrogante utilizzo delle istituzioni ad uso e consumo privato continuando ad alimentare una pericolosa involuzione che umilia e discredita la rappresentanza popolare.
Nonostante la protesta della minoranza e l’abbandono polemico da parte del capogruppo di “Articolo UNO”, è stato convocato in maniera urgente il Consiglio Comunale per sabato 31 agosto per ratificare una delibera di Giunta, assunta il 9 luglio con i poteri del Consiglio Comunale, relativa all’indizione di una gara per l’affidamento dei servizi al cimitero comunale.
Una delibera che prevede una variazione di bilancio di ben 8.978,00 € per l’anno 2019 e 107.727,00 € per l’anno 2020. E tutto questo perché gli uffici e gli amministratori non sono intervenuti in tempo pur sapendo che il precedente contratto d’appalto scadeva il 31 marzo 2019.
In pratica, per pressapochismo e incapacità degli amministratori, la Giunta D’Alò ha fatto prima scadere il contratto per poi deliberare tenendo all’oscuro il Consiglio Comunale e attendendo due mesi per far diventare urgente la ratifica, pena la decadenza della stessa.
Purtroppo questo non è una atteggiamento isolato, anzi è il reiterato abuso di prerogative del Consiglio Comunale. Sta diventando ormai una prassi quella di convocare il Consiglio Comunale con argomenti diventati urgenti causati dall’incapacità a gestire in tempo gli argomenti. Di conseguenza non si concede il tempo necessario ai consiglieri di approfondire gli stessi. Si convoca il Consiglio Comunale in ore improbabili per scoraggiare la partecipazione dei consiglieri e degli stessi cittadini che intendono seguirne i lavori.
Basti pensare alla seduta del Consiglio Comunale del 29 giugno scorso, convocato in via d’urgenza per discutere dei punti “urgenti” all’ordine del giorno. A tale seduta, alla quale i gruppi di minoranza per protesta non si presentarono, quei punti, dichiarati urgenti, non furono mai discussi a dimostrazione della superficialità e dell’incapacità amministrativa dimostrata dagli amministratori con il complice silenzio di tutti i consiglieri di maggioranza.
E’ arrivato il tempo, non solo della denuncia ai cittadini dell’anomalo ed arrogante modo di amministrare, ma anche quello di prendere gli opportuni provvedimenti per limitare i danni che questa amministrazione quotidianamente compie nei confronti di una comunità stanca di subire scelte scellerate di questi improvvisati amministratori.
Per quanto sopra esposto e in segno di vibrata protesta il Gruppo consiliare ”Articolo UNO” non parteciperà alla seduta del Consiglio Comunale convocato per sabato 31 agosto.
Francesco Donatelli
Presidente del Gruppo consiliare “Articolo UNO”