Si è spenta all’età di 40 anni la giornalista e conduttrice tv, Nadia Toffa. A darne la terribile notizia, i suoi colleghi e amici del programma Mediaset, in un post apparso sulla pagina ufficiale de “Le Iene” su Facebook: “E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, NON PERDE MAI. Hai combattuto a testa alta col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi. D’altronde nella vita hai lottato sempre. Hai lottato anche quando sei arrivata da noi, e forse è per questo che ci hai conquistati da subito. È stato un colpo di fulmine con te, Toffa. È stato tanto facile piacersi, inevitabile innamorarsi, ed è proprio per questo che è così difficile lasciarsi. Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la NOSTRA Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente “IL male incurabile” e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio. “Non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, – dicevi – che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi”. E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima.”
Nadia Toffa con la città di Taranto aveva un forte legame, tanto da diventare promotrice di una campagna benefica “IE JESCHE PACCE PE TE!!”, in cui vennero raccolti 337mila euro per finanziare il repartino di Oncoematologia pediatrica del SS. Annunziata; nei suoi servizi per “Le iene”, aveva raccontato il dramma vissuto dagli abitanti a ridosso del siderurgico, dando eco nazionale al tema dell’inquinamento ambientale.
Insignita il 14 gennaio 2019 della cittadinanza onoraria tarantina, si era detta emozionata di ritornare nella città ionica e, in quell’occasione, aveva raccontato il suo rapporto speciale con una bambina di 6 anni che ai microfoni de “Le Iene” aveva parlato della sua vita in corsia e della battaglia contro la malattia: “Gabriellina poi mi aveva detto “Nadia poi mi sono ricresciuti più forti di prima, più belli di prima”. Io ho pensato a lei e ho detto “Ce l’ha fatta Gabriellina, io con le spalle larghe e adulta, pure io ce la devo fare”. Non è facile perdere i capelli. La prima ciocca che ti rimane in mano ti lascia un segno, però aveva ragione Gabriellina: son cresciuti più belli di prima, più forti di prima. Ma va bene così, la vita bisogna prenderla per quella che è. C’è qualcuno sopra di noi che decide per noi e se un destino è segnato, quella è la tua vita. La puoi solo vivere al meglio. Quello che tu puoi fare è mettercela tutta.”
Della malattia, Nadia Toffa, ne aveva parlato per la prima volta nel febbraio 2018, durante una diretta de “Le Iene”. si era infatti allontanata dai suoi impegni professionali dopo che, nel dicembre 2017, mentre si trovava a Trieste per girare un servizio, perse conoscenza e venne trasportata d’urgenza ad un ospedale della provincia. Molta apprensione e preoccupazione suscitò quell’episodio, le sue condizioni sembravano peggiorare e i bollettini medici che si susseguirono nei giorni successivi, riaccesero le speranze di una ripresa. Dall’ospedale arrivò poi il suo messaggio ai fan, in cui rassicurava sulle condizioni e ringraziava della vicinanza e dell’affetto. Fu dunque al suo rientro nel programma de “Le iene”, che Nadia parlò per la prima volta del cancro.
Da quell’annuncio, fatto durante la diretta della trasmissione di italia1, la strada di Nadia è stata in salita. Un percorso che Nadia ha affrontato sempre con speranza ed il suo immenso sorriso. Raccontando quasi ogni giorno la sua malattia sui social network, aveva ricevuto diverse critiche per aver deciso di condividere la sua lotta quotidiana contro la malattia. Quando definì il cancro “un dono”, fu aspramente criticata da chi, non comprese la provocazione: quella prova, per Nadia, sarebbe stata l’occasione di tirar fuori tutta la sua forza, per sconfiggere un male che mai, nessuno di noi, avrebbe voluto che avesse la meglio su di lei.
Nella mattinata di domani, alle 9.30, nella parrocchia di Gesù Divin Lavoratore – nel quartiere Tamburi – verrà celebrata una messa in sua memoria. Intanto la salma è stata portata al teatro Santa Chiara di Brescia. I funerali saranno celebrati la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città lombarda.