Egregio Sig, Sindaco,
Leggiamo sgomenti su di un quotidiano locale la notizia riportata in data 08 agosto 2019 di un episodio di razzismo che ha avuto quale teatro la sua splendida cittadina. Questa volta ne è stata vittima una bimba di 6 anni la cui unica “colpa” è essere di colore. È da tempo ormai evidente che le politiche dell’odio delle destre al potere stiano fomentando dappertutto nel tessuto sociale del nostro Paese disgregazione e tensioni sempre maggiori, sdoganando un linguaggio violento, incivile nonché eversivo, utilizzato oramai senza più timori né vergogna. Questo stillicidio intellettuale e di buon senso civile non può più rimanere nel silenzio. Prendere le distanze da episodi di razzismo sempre più frequenti, non basta, anzi, come scritto in questi giorni “può rappresentare una scelta immorale, un disimpegno colpevole” anche in quelle persone che presenti all’accaduto hanno scelto il “sonno immobile”. La tutela della dignità umana è uno dei valori sul quale si fonda il NOSTRO stato di diritto che Lei, Sig. Sindaco, come rappresentante delle istituzioni ha il dovere morale e civile di difendere. Il nostro Partito è convinto che Manduria non sia una città razzista e che la sua storia fatta anche di accoglienza e di emigrazione ne costituisca un importante antivirus. Non possiamo tuttavia più tacere di fronte lo svilimento culturale e la disgregazione dei valori civili e sociali a cui assistiamo e che, purtroppo, si stanno manifestando con frequenza sempre più preoccupante anche nella Sua città.
Per questo Le proponiamo e ci auspichiamo Sig. Sindaco che lei si faccia promotore di un progetto educativo nelle scuole della Sua cittadina che parli ai bambini di solidarietà e di lotta al razzismo, consapevoli che la scuola è depositaria di sapere; Il luogo in cui veicolare i valori sociali, sviluppando nei giovani capacità critiche essenziali allo scopo di divenire i cittadini di domani. Ci teniamo a ricordarLe che Mia, (così si chiama la bimba) è figlia di una concittadina del territorio che amministra. Sarebbe un atto di civiltà oltre che un esempio per tutti, invitare nuovamente la bambina a Manduria cosicché possa ricevere l’affetto e l’amicizia che spetterebbe ad ogni bambino. Ci auguriamo che Manduria torni presto ad essere “CUORE DEL SALENTO” come recita un motto cittadino e di poter leggere questa volta e per sempre notizie che esaltino la bellezza della città e delle sue eccellenze nel mondo.
Il Segretario della Federazione di Taranto Maurizio Romanazzo