Ci risulta che in alcune aree dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto siano stati riconosciuti premi in busta paga, pari a circa 500 euro, ad alcuni lavoratori che, al fine di assicurare la marcia degli impianti e quindi relativa produzione, non hanno aderito allo sciopero indetto in occasione del tragico decesso di Cosimo Massaro, l’operaio che prestava servizio sulla gru al IV sporgente crollata in mare.
Nello specifico alcuni lavoratori dell’Acciaieria1 hanno preteso spiegazioni dal loro capoarea in merito a questi “premi produzione” e lo stesso ha ammesso che i premi riconosciuti erano relativi alla presenza in fabbrica nei giorni dello sciopero indetto per il decesso del collega Massaro.
“Oltre al degrado degli impianti – dichiara Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’USB Taranto – in fabbrica si vive un degrado morale senza precedenti. Questi premi produzione riconosciuti dall’azienda hanno un sapore macabro e dimostrano il peso che i gestori conferiscono alla produzione di fronte al valore che danno ad una vita umana”.