“Il sistema socio – economico tarantino continua a vivere in uno stato di profonda incertezza nel suo rapporto con la grande industria siderurgica. Gli avvenimenti degli ultimi mesi testimoniano che si è lontani dalla soluzione dei problemi del territorio e che, al massimo, si ottengono temporanei armistizi, senza alcuna rassicurazione per il futuro.”
Lo afferma il Presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, commentando con preoccupazione le ultime vicende riguardanti l’ex Ilva.
“Il Sindaco di Taranto dimostra una condivisibile attenzione su quanto accade, in questo momento cruciale non si può abbassare la guardia. La crisi del mercato, i lavoratori in cassa integrazione, i drammatici incidenti all’interno dello stabilimento, la questione dell’esimente penale e, da ultimo, quella della revisione dell’AIA, con le opposte prese di posizione da parte dei soggetti coinvolti, sono i nodi principali sui quali si stanno confrontando i Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, le Parti sociali, le Istituzioni locali e regionali, le imprese dell’indotto – queste ultime, peraltro, in grande allarme per il possibile taglio delle commesse da parte di Arcelor Mittal, come giustamente continua ad evidenziare il Sen. Mario Turco nei suoi interventi. Le circostanze sono preoccupanti.
Viene, inoltre, dimenticata una variabile fondamentale – prosegue Sportelli: lo stato di fiducia del sistema imprenditoriale e quello dei cittadini. Entrambi, imprese e cittadini, sempre più divisi e polarizzati e, spesso, neppure messi nelle condizioni di comprendere le conseguenze degli avvenimenti che ormai si susseguono di ora in ora. Non andiamo oltre il brevissimo periodo, ogni giorno una novità negativa, un cambio di passo che riaccende lo scontro, ancor prima del confronto.
Io ho l’obbligo di ricordare che nell’ultimo trimestre, a fronte di aumento delle iscrizioni di imprese rispetto allo stesso periodo del 2018 (+6,4%), le cancellazioni hanno registrato l’allarmante incremento del 20,1%. La base imprenditoriale è nella migliore delle ipotesi ferma, statica. Riattivare i meccanismi di crescita, significa anche fare in modo che chi vuole avviare un’attività economica sappia che il sistema non crollerà da un momento all’altro. Oggi queste condizioni di garanzia non sembrano essersi ristabilite: ancora un’altra estate di conflitti, a tutto discapito della serenità di aziende e lavoratori.
Io invito sempre al dialogo – conclude il Presidente Sportelli – anche quando le posizioni appaiono antitetiche. È un dovere della grande impresa e delle Istituzioni tutte, nei confronti di un territorio sofferente e più volte tradito.”
Taranto, 8 agosto 2019