Dopo il successo ottenuto a maggio nell’Australia Tour a Melbourne, Brisbane e Sidney, nell’ambito del Piano Lab Festival 2019, che è una grande festa del pianoforte organizzato dall’associazione “La Ghironda”, il musicista sudcoreano suonerà in Italia il 6 agosto a Martina Franca (Ta) nell’Atrio dell’Ateneo Bruni, e il 9 agosto a Otranto (Le) per il festival Luce d’Oriente, nel Parco dell’Orte.
Proporrà il live “Yiruma Concert Indigo in Italy” che, come indica lo stesso titolo, sancisce il debutto assoluto in Italia dell’artista dei record, osannato per le sue esibizioni in tutto il mondo, dalla Francia al Giappone, dalla Russia a Taiwan, e per i suoi dischi, tra i più venduti in Asia, Europa e Stati Uniti.
Yiruma, il pianista da oltre 200 milioni di visualizzazioni, diventato un fenomeno internazionale con i brani “River Flows in You” e “Kiss the Rain”, quindi arriva per la prima volta in Italia per due date, entrambe in programma in Puglia.
“River Flows In You” spicca in modo particolare tra i primi successi che rendono il musicista asiatico famoso in tutto il mondo, brano con quasi 240milioni di ascolti in streaming su Spotify. Un brano nel quale una melodia suadente si fa strada con una cellula ritmica che reitera una magia sonora, che incanta e attrae, dalla quale non ci si riesce a distaccare.
Nonostante uno stile ben definito, i modelli ai quali Yiruma si ispira spaziano dalla classica al pop-rock, da Schubert e Chopin sino agli AC/DC e alla cantautrice australiana Sia, tra le regine dell’elettropop.
“Le ragioni del mio successo? Scrivo melodie che sembrano canzoni senza parole. Credo sia per questo che la gente ama la mia musica”, ha spiegato Lee Ru-ma, che è il vero nome del quarantunenne musicista asiatico.
Yiruma a cinque anni già suonava il pianoforte. A dieci si è trasferito dalla natia Seul a Londra, dove ha completato gli studi musicali, diplomandosi nel 1997 alla Purcell School e nel 2000 al King’s College.
L’anno dopo ha esordito con due album usciti a distanza di sette mesi l’uno dall’altro, “Love Scene” e “First Love”. Ed è da questi due primi dischi che la sua musica inizia a sgorgare fluida e meravigliosamente attrattiva. Un semplice ed elementare pop che semplifica l’accademismo, creando un ponte di immediata presa con il pubblico, grazie anche ad un ampio utilizzo del live looping appreso da Yiruma ai tempi in cui faceva il deejay.
“Chi viene ai miei concerti – racconta – diventa protagonista di una passeggiata tra i ricordi”, capace di trasmettere anche sul palcoscenico sentimenti intimi e profondi, nota dopo nota, trasportando il pubblico fuori della semplice dimensione del live.
E non gli manca nemmeno l’ironia e l’autoironia, di cui fa uso quando gli capita. Ricordiamo a tal proposito, che nel presentare “First Love”, composizione dedicata al suo primo amore, ha raccontato divertito, di aver scritto un brano anche per sua moglie che, però, non ha avuto lo stesso successo.
E in quanto alla sua produzione, sottolineiamo che Yiruma sinora ha collezionato tredici album in studio ed altri brani entrati nell’immaginario popolare, dopo “River Flows In You”, si va da “Indigo”, che dà il titolo a questo doppio concerto italiano, a “Love Hurts”, “Kiss The Rain” e “May Be”.
Vito Piepoli