La segreteria provinciale della Fiom Cgil di Taranto e il coordinamento dei RSU Fiom Cgil Appalto Arcelor Mittal si sono riuniti, in data 31 luglio ’19, per illustrare ed analizzare la difficile fase che attraversa l’azienda e le possibili ripercussioni che potrebbero ricadere anche sui lavoratori dell’appalto che da troppi anni pagano la crisi del siderurgico più di altri.
La Fiom Cgil ha ribadito la necessità di attivare, nell’immediato, un tavolo tecnico con Arcelor Mittal per affrontare il tema degli appalti che, dall’ingresso della multinazionale, ha visto dei cambiamenti anche in merito alle attività previste dal piano di investimenti ambientali e industriali.
In questi anni c’è stata una rincorsa ad appalti al ribasso, da parte di alcune imprese locali, che hanno di fatto procurato una perdita dal punto di vista delle maestranze, della sicurezza sul lavoro, oltre che modifiche legate ai cambi di contratto nazionale di riferimento. In molte aziende, infatti, sono avvenute delle variazioni contrattuali, passando pertanto dal contratto metalmeccanico a multiservizi, che purtroppo hanno trovato il consenso di alcune organizzazioni sindacali confederali, compreso il sindacato di base, producendo un impoverimento contrattuale, salariale e normativo.
Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà al DUMPING CONTRATTUALE che non fa altro che agevolare le imprese a discapito dei lavoratori, questi ultimi coinvolti in trasformazioni di contratto con il solito ricatto occupazionale.
Il tempo è scaduto! Bisogna chiedere alle parti interessate, a partire da Arcelor Mittal, di chiarire quale futuro ci sarà per migliaia di lavoratori metalmeccanici che in questi anni hanno acquisito un bagaglio professionale che non può essere disperso.
Dopo un’approfondita discussione con i RSU sono emerse delle proposte di rivendicazione che diventeranno parte integrante della piattaforma della Fiom Cgil per il rilancio della vertenza dei lavoratori dell’appalto di Arcelor Mittal.
Istituzione di un Tavolo Tecnico, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con la presenza di Arcelor Mittal per affrontare il tema degli appalti, a partire da una mappatura dettagliata delle imprese e dei lavoratori che operano all’interno dello stabilimento siderurgico.
Bacino di Salvaguardia Occupazionale. Nonostante i numerosi solleciti della Fiom Cgil, ancora ad oggi non sono chiare le politiche che intende adottare la committente in merito agli appalti e soprattutto a chi lavora all’interno dello stabilimento siderurgico. Pertanto, la scrivente organizzazione sindacale ritiene imprescindibile la non dispersione delle professionalità che operano da diversi anni nello stabilimento e, di fronte a possibili nuovi scenari di cambio appalti, la tutela degli stessi lavoratori dal bacino di salvaguardia occupazionale.
No al DUMPING CONTRATTUALE. Arcelor Mittal, così come sostenuto in un incontro nella sede di Confindustria nazionale, deve porre fine a queste modalità piratesche di cambi di contratto di lavoro che servono ad alcune aziende a determinare semplicemente un abbassamento del salario e dei diritti dei lavoratori. Pertanto tutte le aziende che continueranno a perseguire questa strada, abbattendo costantemente il costo del lavoro, non possono essere considerate delle imprese sane e credibili.
Spogliatoi Appalto. Alla committente chiederemo di verificare per tutta l’area interessata, azienda per azienda, anche secondo quanto previsto nel contratto tra le parti, le condizioni igienico sanitarie in cui versano gli spogliatoi dell’appalto. Infatti, ancora ad oggi, continuano ad esserci problemi sull’approvvigionamento dell’acqua potabile.
Taranto 31.07.2019